Il leghista sui costi per fronteggiare la crisi dei profughi. “Lievitati da 3,3 a oltre 4 miliardi”
Roma – 26 novembre 2015 – “Basta con questo Governo di dilettanti allo sbaraglio, incapaci non solo nella politica interna e internazionale ma anche in quella economica”. Roberto Calderoli commenta così le nuove stime del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan sulle spese legate all’emergenza profughi.
“Oggi scopriamo – scrive il senatore leghista su Facebook – che il costo per mantenere lo sterminato esercito di clandestini che questo Esecutivo ha fortemente voluto qui, oltre 200mila clandestini (quanti potenziali jihadisti o foreign fighter di ritorno ci possono essere tra di loro?), è lievitato dai 3,3 miliardi previsti a oltre 4 miliardi e ovviamente non ci sono le coperture economiche ed è previsto un buco di almeno 400 milioni rispetto ai conti fatti dal Governo”.
Calderoli aggiunge che “l’agenzia Fitch fa sapere che il vergognoso decreto per il salva-Banche dei quattro istituti di credito vicini al Pd e al Governo, operazione da oltre 3,6 miliardi che finiranno poi per essere pagati dai correntisti, avrà un costo maggiore del previsto per il sistema bancario italiano. E chi pagherà questo costo extra alla fine?”
“Non stiamo parlando dì spiccioli – conclude l’esponente del Carroccio – ma di centinaia e centinaia di milioni di euro e a questo punto una domanda sorge: ma qualcuno sa fare i conti a Palazzo Chigi e al Ministero dell’Economia?”