Roma, 21 febbraio 2022 – Un “decalogo di buone maniere” per gli immigrati. La richiesta è stata presentata a Caltanissetta dai consiglieri comunali della Lega e posta all’attenzione del primo cittadino Roberto Giambino. La petizione, tuttavia, dopo un primo momento di sgomento, non è stata nemmeno presa in considerazione: “Iniziativa vergognosa e razzista“, ha infatti commentato il sindaco.
La richiesta della Lega a Caltanissetta: un “decalogo delle buone maniere” per gli immigrati
La richiesta, quindi, è stata quella di affiggere a tappeto sui muri e le strade di Caltanissetta dei cartelli per esporre il “decalogo delle buone maniere”per gli immigrati presenti in città. Presentata in modo formale all’interno di un’interpellanza sul centro storico, ha suscitato una certa perplessità e soprattutto molta indignazione. L’iniziativa porta la firma di Valeria Visconti e Oscar Aiello. I due consiglieri comunali leghisti hanno proprio sottolineato la “necessità di affiggere, a tappeto, sui muri delle vie, nei bar, davanti le scuole e negli ospedali un’ordinanza-decalogo con le principale regole comportamentali, da far rispettagli agli extracomunitari che sconoscono, a causa delle diversità culturali, il modo corretto e sano della vita cittadina. E che in quel modo sarebbero aiutati a rispettare la città e i cittadini che li accolgono”.
Sebbene i consiglieri del Carroccio non abbiano ancora presentato delle “regole” precise da far rispettare, la richiesta è stata immediatamente definita “vergognosa e razzista” dal sindaco pentastellato. “Risponderò con i fatti all’interpellanza, visto che i 20milioni di euro di rigenerazione urbana riguarderanno soprattutto il centro storico e contribuiranno alla sua rinascita. Per ciò che concerne le dichiarazioni sui migranti le giudico vergognose, razziste, gravi e pericolose“, ha infatti dichiarato Gambino. “Siamo profondamente indignati per queste affermazioni che rimandano a pagine oscure della storia del nostro Paese”, ha poi commentato la sezione nissena dell’Anpi. “Ma quale razzismo, non c’era alcun intento di discriminare gli extracomunitari, ma al contrario di favorirne l’integrazione“, ha infine cercato di replicare il consigliere Aiello.
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