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Cancellieri: “Cittadinanza non per mero automatismo”

“Ma al termine di un processo di reale integrazione”

Roma, 1 febbraio 2012 –  Nel governo ”non ci sono chiusure” sulla concessione della cittadinanza in base allo ius soli, ”ma neppure un’apertura incodizionata”. La cittadinanza ai figli degli immigrati nati in Italia ”non puo’ avvenire per mero automatismo ma al termine di un processo di reale integrazione”, come ad esempio vivere stabilmente e aver fatto gli studi nel Paese.

Lo ha detto il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, nel seguito dell’audizione in commissione Affari costituzionali del Senato, sulle linee programmatiche del suo dicastero. ”Occorre considerare questo fenomeno con grande realismo politico”, ha sottolineato il ministro dell’Interno, e nel governo ”non c’e’ alcuno spirito di chiusura” su un tema cosi’ delicato che ha ricadute ”sociali, culturali e politiche” sul futuro del Paese.

“Nel 2011 – ha poi spiegato il ministro – gli stranieri rintracciati in posizione illegale sul territorio nazionale sono stati 47.152 e ‘quelli rimpatriati effettivamente sono stati 25.163, mentre erano 1.238 quelli detenuti per reato di immigrazione clandestina alla data del 31 dicembre scorso”.

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