Una fotografia inedita e dettagliata dell’impegno degli enti locali contro lo sfruttamento lavorativo è ora disponibile grazie all’indagine nazionale condotta da ANCI e dalla sua fondazione Cittalia, pubblicata nell’ambito del progetto InCaS, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Roma, 17 giugno 2025 – È online il primo rapporto nazionale volto a indagare l’impegno dei Comuni italiani nella costruzione di servizi e strumenti di governance per sostenere le vittime di sfruttamento lavorativo. L’iniziativa rientra nel progetto InCaS – Piano d’Azione a supporto degli enti locali per i processi di inclusione dei cittadini stranieri e per il contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato.
L’indagine, svolta tra maggio e luglio 2024, ha coinvolto i Comuni con più di 15mila abitanti e ha registrato un’altissima partecipazione: su un universo di 737 enti locali, ben 603 (81,8%) hanno completato e restituito il questionario. I dati emersi sono significativi: tra i Comuni che hanno dichiarato di aver agito sul tema, il 49,2% ha attivato servizi specifici, il 46,6% strumenti di governance, e il 72,9% ha avviato progetti mirati al contrasto dello sfruttamento.
Il rapporto non si limita a elencare le iniziative locali, ma analizza anche la diffusione territoriale del fenomeno del caporalato nei diversi settori lavorativi: agricoltura, ristorazione, turismo, logistica, food delivery e cura della persona. Ne emerge un quadro allarmante, in cui lo sfruttamento pervasivo colpisce numerosi ambiti e territori.
A sottolineare l’importanza dell’indagine è stato Gianguido D’Alberto, sindaco di Teramo e delegato Anci all’Immigrazione e alle Politiche per l’integrazione:
“I Comuni italiani svolgono una funzione essenziale nel contrastare un fenomeno diffuso in maniera pervasiva sul territorio nazionale. Il Ministero del Lavoro ha colto la complessità della sfida e la necessità del contributo di tutti.”
La parte finale del rapporto di ricerca offre un’analisi dei provvedimenti normativi regionali più rilevanti per il contrasto al lavoro irregolare e al caporalato, integrando le informazioni raccolte con una specifica ricerca desk. Regione per regione, sono stati esaminati gli interventi attualmente in corso, delineando così una mappa delle buone pratiche e delle aree ancora critiche.
L’indagine ANCI-Cittalia rappresenta un importante passo avanti verso una governance locale efficace e coordinata, che riconosce e valorizza il ruolo strategico dei Comuni nella lotta al caporalato. Un contributo concreto per trasformare la lotta allo sfruttamento da tema emergenziale a priorità strutturale nelle politiche pubbliche italiane.