Si sono svolte, sabato 13 aprile, le ‘giornate del Corso di Formazione Politica’, organizzate dal nuovo movimento Cara Italia e che si articoleranno in 5 giornate, con la frequenza di un sabato su due (dal 13 aprile al 8 giugno 2019), presso l’Università Popolare di Roma Upter (Palazzo Englefield – Sala dei 42, in via Quattro Novembre 157 – Roma).
Si tratta di un’iniziativa mirata, promossa dal coordinatore di Cara Italia, Stephen Ogongo, per offrire ai membri ed aderenti al Movimento, l’opportunità di acquisire una formazione attraverso un approccio conoscitivo e di scambio, grazie al prezioso contributo didattico di diverse importanti figure esperte della politica, dell’economia, della cultura e del sociale, di vari orientamenti ed estrazioni. Queste figure terranno, durante le giornate del corso, delle “lezioni” sui vari temi che regolano la vita del paese.
La prima giornata del Corso di Formazione Politica (alla quale seguiranno altri 4 rispettivamente nelle date: 27 aprile; 11 e 25 maggio; 8 giugno), che si è svolta sabato 13 aprile sul tema “Come funziona la politica in Italia, ovvero il contesto in cui si devono muovere i leader delle comunità”, è stata moderata dal Dott. Claudio Rossi, che ha ribadito l’importanza della formazione politica, in modo da potersi muovere oltre il sociale, per arrivare ad entrare in politica e contare davvero, dando un apporto più tangibile e in linea con le proprie convinzioni ed aspirazioni, per migliorare l’Italia in tutti i suoi ambiti.
Poi la parola è passata a Stephen Ogongo che, a nome di Cara Italia, ha dato il benvenuto ai presenti, ringraziando tutti e illustrando le circostanze che hanno portato all’ideazione, al lancio e alla promozione del movimento, nonché gli obiettivi che esso, insieme con l’azione costruttiva di tutti gli aderenti, si prefigge di raggiungere, mettendo i propri mattoni alla costruzione della nuova Italia, con la forza dello slogan che “L’Italia è di chi la ama”.
La giornata si è poi sviluppata secondo programma con gli eccellenti e fruttuosi interventi dei seguenti relatori: Dott. Antonio Ingroia (ex pm); Domenico Melidoro (Docente di Global Justice alla LUISS di Roma); On. Nico Stumpo (Deputato); Gianluca Quadrana (Consigliere Regionale del Lazio); Paolo Barros (Consigliere comunale al Comune di Roma); e Marguerite Welly Lottin (Presidente Ass. Interculturale Griot).
Il Dott. Ingroia ha dapprima illustrato il meccanismo della politica in Italia, che si articola sui fondamenti della Costituzione Italiana della quale ha dissecato gli articolati, dei quali in particolare: Articolo 1 (Repubblica basata sul lavoro), Articolo 2 (Sovranità popolare), Articolo 3 (Uguaglianza cittadina), Articolo 4 (Diritto al lavoro), Articolo 11 (Ripudio della guerra), Articolo 42 (Proprietà privata).
Ha spiegato i vari livelli dell’architettura politica italiana: la costituzione dei partiti, le varie istituzioni dello Stato (Esecutivo, Legislativo, Giudiziario), il Parlamento e le leggi, il funzionamento della macchina amministrativa (Stato, Regione, Province, Communi), la Presidenza della Repubblica, il Consiglio Superiore della Magistratura, la Corte Costituzionale.
Nel suo intervento, che ha volutamente condotto come un libero dibattito di scambi con i partecipanti, il Prof. Melidoro ha trattato il tema della governance in contesti di multiculturalismo di cui ha fatto delle comparazioni storiche tra l’Italia e altri paesi, spiegando in particolare la distinzione tra assimilazione ed integrazione.
Nella fase pomeridiana, c’è poi stato lo spazio delle “esperienze”, con una tavola rotonda coordinata da Quadrana, che ha illustrato in modo dettagliato il funzionamento della Regione, dal suo meccanismo di elezione ai ruoli sia istituzionali che territoriali.
L’On. Stumpo ha dato una esauriente panoramica sul funzionamento e le dinamiche del Parlamento, soffermandosi in particolare sulla situazione politica attuale e facendo anche un excursus sui fatti del recente passato nonché dei possibili sviluppi futuribili legati ai prossimi impegni elettori in vista.
Il consigliere comunale Barros ha parlato del suo impegno personale ancor molto prima dell’approdo al Campidoglio di Roma, nonché del suo attivismo costante per dare il suo contributo alla costruzione dell’Italia che sogna e che porta avanti, sin da giovanissimo.
L’attivista Lottin ha testimoniato delle sue innumerevoli esperienze politiche, sociali, sindacali e diplomatiche, mettendo l’accento sul tema dell’immigrazione e della libertà, anche evidenziando certe mancanze politiche del passato da cui trarre benefici per le azioni future.
Milton Kwami