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Cashback, si può sfruttare anche per le spese sul carburante: come funziona e come richiederlo

Roma, 7 dicembre 2020 – Da domani parte il piano Cashback, il progetto studiato dal governo italiano per incentivare i cittadini a utilizzare i pagamenti elettronici. Si chiama Italia Cashless, e prevede un rimborso del 10% per i beni acquistati tramite app o carte di credito in negozi fisici, e quindi non online. Inoltre, Palazzo Chigi ha da poco confermato che potranno sfruttarlo anche gli automobilisti: le spese sostenute per il carburante potranno infatti entrare nel conteggio.

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Cashback, si può richiedere anche per le spese sul carburante

Il rimborso pianificato dal governo italiano incentiva i cittadini a pagare tramite carte elettroniche o apposite app come, per esempio, Satispay. L’importo massimo rimborsabile è di 150 euro complessivi a fronte di dieci pagamenti effettuati da domani, martedì 8 dicembre, fino all’ultimo giorno dell’anno. Per ciascuna operazione, non potrà essere emesso un rimborso superiore ai 15 euro, e questo in realtà riduce la convenienza di effettuare singoli acquisti superiori a 150 euro. La buona notizia, però, è che Palazzo Chigi ha confermato che si potrà utilizzare per ottenere un rimborso anche sulle spese effettuate per il carburante.

Come sottolinea Quattroruote.it, immaginando di applicare sistematicamente il cashback alle spese sul carburante, per un massimo di 1.500 euro a semestre, ogni litro di benzina verrebbe a costare circa 1,314 euro, calcolati su un prezzo medio attuale di 1,46 euro. Il gasolio, invece, avrebbe un costo di 1,18 euro. Si tornerebbe, quindi, ai prezzi del 2010. Lo stesso, chiaramente, vale anche per Gpl e metano.

Come richiedere il rimborso

Per ottenere il cashback è indispensabile installare l’App Io sul proprio smartphone. Dopodiché, bisogna effettuare la registrazione e il riconoscimento individuale o tramite carta d’identità elettronica, o con l’ausilio del sistema d’identificazione Spid, lo stesso che si utilizza per i rimborsi o i voucher legati al bonus mobilità. Bisognerà inserire, inoltre, una serie di dati, tra cui gli estremi del mezzo elettronico di pagamento (quindi, per esempio, il numero della carta di credito). E’ richiesto poi l’Iban del proprio conto corrente bancario, sul quale verranno versati in seguito i rimborsi. I bonifici relativi al periodo natalizio, infatti, verranno erogati nel mese di febbraio.  

Si può dire che il periodo dall’8 al 31 dicembre sia una sorta di fase sperimentale del cashback. Il piano Italia Cashless, infatti, verrà poi rinnovato per i prossimi tre semestri, quindi fino a giugno 2022. A partire da gennaio, però, le regole cambieranno: per ottenere il rimborso dovranno essere effettuate almeno 50 operazioni in sei mesi. Dal 2021, poi, verrà erogato un “super cachback” di 1.500 euro ai 100 mila aderenti con il più alto numero di transazioni nel semestre considerato. Ogni rimborso verrà accreditato alla fine del semestre di riferimento.

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