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Caso Tavecchio. “Qui sono gaffe, all’estero è razzismo”

Le nuove uscite contro gay ed “ebreacci” del numero 1 della Figc? Albertini: “La situazione è diventata imbarazzante”. 50 mila online: #Tavecchiodimettiti

 

 

 

Roma – 4 novembre 2015 – Quando Carlo Tavecchio definì i giocatori africani “mangiabanane” si alzò un polverone, ma questo non gli impedì di diventare il presidente della Federcalcio. Probabile che, polemiche a parte, nessuna conseguenza pratica avranno anche le sue nuove uscite contro gay ed “ebreacci” in una conversazione privata rivelata nei giorni scorsi dalla stampa. 

Per Demetrio Albertini, suo sfidante, sconfitto, nella corsa alla presidenza, “ommai è sotto gli occhi di tutti che la situazione sia diventata imbarazzante“. Tavecchio dovrebbe dimettersi? “Come ha già detto il presidente del CONI Malagò, da un lato non si può commissariare la Federazione, dall’altro è una scelta che spetterebbe a lui”, ha spiegato oggi l’ex giocatore a Radio 24 

“Ho letto che si vuole ricandidare – ha aggiunto Albertini – tutti siamo liberi ma bisogna ricordare anche che il suo è un ruolo di rappresentanza, e quindi anche cruciale per quanto riguarda la comunicazione: in quel campo non si può sbagliare e lui l’ha fatto più di una volta”.

Quindi l’affondo: “Il problema è che in Italia queste frasi di Tavecchio sono considerate delle semplici gaffe, mentre all’estero le vedono puramente come razzismo. Anch’io a volte faccio delle battute ma la posizione che Tavecchio ricopre è di importanza cruciale”.

Intanto, viaggia verso le 50 mila firme la petizione #TavecchioDimettiti promossa su Change.org dal deputato del Pd Khalid Chaouki.  “Lo sport italiano, e il calcio in particolare, da anni si trovano di fronte all’offensiva di una minoranza che continua a ostentare slogan e insulti razzisti. Dopo tanto impegno per isolare questi fenomeni – si legge nel testo – non possiamo accettare che il signor Carlo Tavecchio possa ancora rappresentare il calcio italiano“.

Stranieriinitalia.it

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