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Censis: “la ripresa sarà innescata dagli immigrati”

Lo afferma il Censis nel suo 42° Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese ROMA, 6 dicembre 2008 – I nuovi cittadini stranieri residenti in Italia, pur nella diversità di provenienze, culture e linguaggi, hanno assunto ruoli, comportamenti e percorsi di vita per alcuni versi non molto differenti da quelli degli italiani.

Lo afferma il Censis nel suo 42° Rapporto annuale sulla situazione sociale del paese.

Venti anni fa il numero degli stranieri residenti in Italia era di un milione, oggi sono 3.4 milioni, pari al 6% della popolazione. Se la prima immigrazione era fatta di persone sole, con un forte squilibrio di genere a seconda delle nazionalità, oggi sono 1.367.000 le famiglie con capofamiglia straniero e, almeno per alcuni grandi gruppi nazionali, si è ormai raggiunta l’equivalenza numerica dei due sessi. Nonostante in Italia manchi un modello di riferimento unico, stanno emergendo modalità peculiari di fare integrazione: lo sviluppo della dimensione familiare, da un lato, e di quella microimprenditoriale, dall’altro. Ambiti che tipicamente hanno caratterizzato lo sviluppo del Paese.

Nella scuola l’incremento percentuale più significativo riguarda la presenza di alunni stranieri nella scuole secondarie di secondo grado, inoltre, è in crescita anche la presenza di titolari stranieri nel tessuto delle nostre piccole e piccolissime imprese, tale da rappresentare ormai una realtà solida e importante.

TRIPLICATI I MATRIMONI MISTI
Nell’arco di un decennio i matrimoni con almeno un coniuge straniero sono triplicati, passando dagli 11.993 del 1996 agli attuali 34.396. Questi ultimi, rileva il Censis, costituiscono il 14% del totale dei matrimoni celebrati in Italia nel 2006 e, di questi, 24.020 (il 69,8%) sono matrimoni misti, ovvero celebrati tra un cittadino con cittadinanza italiana ed uno con cittadinanza estera. Pertanto i matrimoni misti sono il 9,8% dei matrimoni che hanno avuto luogo in Italia nel 2006. In 19.029 casi e’ lo sposo ad avere cittadinanza italiana, mentre in 4.991 e’ la sposa ad essere italiana.

IMMIGRATI COME SPINTA AL CAMBIAMENTO
Il rapporto annuale del Censis sullo stato sociale del nostro paese è segnato fortemente dalla crisi economica che in parte è già arrivata a seguito di quella finanziaria. Gli indicatori mostrano che siamo di fronte a «panico generalizzato». Per gli italiani infatti, il 2008 potrebbe essere «l’anno della paura».Il rapporto Censis sottolinea che nonostante l’incertezza sulla profondità della crisi, la reazione e la difesa dal grande crack sarà innescata da immigrati, piccole e medie imprese, crescita della competitività, temperata gestione dei consumi e dei comportamenti, passaggio dall’economia mista pubblico-privata a un insieme «oligarchico di soggetti economici» come fondazioni, gruppi bancari, utility.

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