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Cina: unità speciale per i diritti degli immigrati

Sarà impegnata su sicurezza e formazione. Difficile, dopo anni di lavoro, prendere un permesso di residenza Pechino – 22 luglio 2008 – In Cina sta per nascere una unità speciale per difendere i diritti dei lavoratori migranti. Lo riporta il quotidiano China Daily. L’obiettivo è di creare condizioni di lavoro più sicure e offrire formazione alla massa di lavoratori che dalle campagne si trasferisce ogni anno nelle città.

Il nuovo dipartimento opererà sotto la supervisione del ministero delle Risorse Umane. Le autorità cinesi puntano a "raggiungere una situazione di armonia sociale, aiutando i lavoratori migranti a integrarsi nella società urbana".

Dagli anni novanta milioni di contadini cinesi hanno lasciato le campagne per cercare condizioni di vita migliori. "Fin d’ora questi lavoratori sono stati trattati in modo inappropriato – ha dichiarato Liu Junsheng, un ricercatore del Ministero – e spesso, anche dopo aver lavorato per anni in una città, non hanno acquisito nessun diritto di residenza".

Proprio a causa di una disputa sul permesso di residenza di un lavoratore la settimana scorsa, nella provincia orientale dello Zhejiang, un centinaio di operai ha attaccato la polizia locale. Tre agenti sono stati feriti e 24 lavoratori arrestati. Altre rivolte simili hanno scosso la Cina nelle ultime settimane e Pechino vuole ora mettere un freno al fenomeno.

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