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Cittadinanza. Fini: “Insieme a Vendola e ai cattolici per la riforma”

Il leader di Fli: “Chi nasce in Italia non deve aspettare 18 anni per diventare cittadino. Serve una legge europea”

Roma – 24 gennaio 2013 – La riforma della legge sulla cittadinanza aperta alle seconde generazioni continua ad essere uno dei punti di incontro tra la colazione di centrosinistra e le forze che appoggiano Mario Monti.

Ieri. I ministro Andrea Riccardi ha spiegato che è uno dei punti dell’agenda dei centristi, incassando l’apprezzamento del Partito Democratico e l’invito a trovare una “convergenza”. Stamattina a lanciare un ponte fino all’estrema sinistra è il leader di Futuro e Libertà per l’italia, Gianfranco Fini.

Intervenendo al programma televisivo Omnibus, su La7, Fini ha parlato di alleanze post voto. “Con Vendola – ha detto –  o con esponenti autorevoli del mondo cattolico potrei fare finalmente una legge sulla cittadinanza, una legge che sia europea, per cui chi nasce in Italia non deve aspettare 18 anni per diventare cittadino”.

E a chi sottolineava l’originalità di un’alleanza tra post fascisti e post comunisti, il leader di Fli ha risposto: “La politica non piu' essere figlia di un'ideologia che non c'e' più. La logica dell'essere alleato di chi contro chi e' vecchia come il cucco, bisogna ragionare sul si e' alleati per fare cosa. La politica e' fatta anche di contenuti”.
 

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