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Cittadinanza. “Ius soli? Diritto fondamentale, un bene per tutti” 

Il governatore della Toscana Enrico Rossi: “Avanti con la riforma, ce lo chiedono 800 mila ragazzi uguali a nostri figli”

 

Firenze –  17 maggio 2016 – Sulla riforma dellla cittadinanza “bisogna procedere con decisione. Mi auguro che il Senato discuta la legge che ha approvato gia’ la Camera e che presto questa legge possa diventare legge del Paese”

Così a Sky TG24 Pomeriggio il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. “Lo ius soli – ha spiegato – significa riconoscere ai bambini e ai ragazzi che sono nati e cresciuti figli di genitori stranieri il diritto ad ottenere, a certe condizioni, la cittadinanza italiana, a diventare fratelli d’Italia, e penso sia un diritto fondamentale”. 

“Ci sono qualcosa come 800 mila tra bambini e ragazzi – ha ricordato il governatore toscano- che frequentano le stesse scuole dei nostri figli, che, come dicono gli insegnanti, fanno gli stessi errori grammaticali o di ortografia in italiano, e che non si vede per quale ragione debbano essere discriminati. Se questa legge verra’ fatta ne guadagneremo tutti, sara’ un bene per tutto il Paese”. 

Rossi aveva in realtà aperto la discussione domenica scorsa, con un post sulla sua pagina facebook. 

“Fratelli d’Italia… Questa è la priorità sui diritti. Sui diritti civili l’Italia – aveva scritto – ha fatto un passo enorme con la nuova legge sulle Unioni Civili. Ora si deve fare lo ius soli: riconoscere ai bambini, figli di genitori stranieri, nati e cresciuti in Italia di avere la cittadinanza italiana. Ce la chiedono 800mila ragazzi che sono uguali ai nostri figli”.

 

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