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Cittadinanza. Kyenge: “Parlamento saprà portare avanti la riforma”

Il ministro dell’Integrazione a Pesaro per la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati. Contestata da Forza Nuova e Lega Nord. Gasparri (Pdl): “Bene precisazioni su ius soli”

Pesaro  – 28 maggio 2013 –  – ''In questo momento ci sono 20 proposte di legge depositate in Parlamento. E questo testimonia che c'e' una richiesta di cambiamento. Il mio compito e' sostenere questo percorso''.

Lo ha detto  la ministra dell' Integrazione, Cecile Kyenge, parlando al Teatro Rossini di Pesaro della riforma della cittadinanza, a margine di una cerimonia organizzata dal Comune per consegnare la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati nati in Italia.

Secondo Kyenge ''il Parlamento saprà portare avanti questo percorso. I tempi non li posso stabilire io. Per quanto mi riguarda oltre a sostenere queste proposte, azioni e una campagna sul territorio, il mio compito è quello di agevolare il cittadino attraverso la semplificazione. E' cercare di sostenere i cittadini, e di seguire con più attenzione i lavori parlamentari''.

Il ministro ha sottolineato che della questione ora “si parla molto di più. Se ne parla nelle scuole, nei luoghi di lavoro, se ne parla nel Paese''. L'obiettivo, ha precisato, era proprio di ''far parlare il Paese, i cittadini, i partiti politici. Mettersi a confronto e alla fine di questo confronto scegliere il modello che si adatta all'Italia''.

Le contestazioni
Stanotte, in vista della cerimonia con la Kyenge, Forza Nuova ha affisso davanti al teatro una mano insanguinata con scritto “’Immigrazione uccide”. Il movimento di estrema destra in una nota ha criticato ancora il “ministro della (dis)integrazione” e la “bella cerimonia strappalacrime per la consegna della cittadinanza onoraria ai figli dei 'migrantì. In fondo – si legge -, se per te essere italiano non ha alcun significato, se non è una questione di sangue, di storia, tradizioni e cultura, ma solo una misera questione geografica, cosa può costarti apporre un timbro su un documento”?

Anche gli esponenti pesaresi della Lega Nord sono scesi in piazza “contro le proposte del ministro Cecile Kyenge sullo ius soli e per il mantenimento del reato di clandestinità”.Il presidio è stato organizzato lontano dal Teatro Rossini, dove c’era il ministro, per quelle che i leghisti definiscono “presunte ragioni di ordine pubblico''.

A chi stamattina le chiedeva conto di queste contestazioni Kyenge ha detto: “La risposta non la dovete aspettare da me. La dovete aspettare dal Paese, dai suoi 60 milioni di abitanti”. E ha definito gli applausi con cui è stata accolta al suo arrivo “un segnale positivo”. ”È l'applauso dell'Italia migliore, che risponde a tutto quello cui io ho deciso di non rispondere''.

Gasparri: “Bene chiarimenti di Kyenge su ius soli”
Intanto, abbassa i toni anche l’esponente del Pdl e vice presidente del Senato, Maurizio Gasparri: "Su due punti e' bene che il ministro Kyenge abbia chiarito la sua posizione in tema di cittadinanza: permanenza nel territorio italiano e frequentazione delle nostre scuole. Si tratta certamente di due fattori che escludono a priori lo ius soli automatico”.

“E' evidente – aggiunge –  che anche la polemica politica nata dalle sue intempestive affermazioni iniziali e' stata utile a sgombrare il campo da inutili proposte di modifica normativa che non avrebbero trovato mai attuazione nel nostro ordinamento giuridico".
 

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