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Cittadinanza. La Camera riapre, riparte il cammino della riforma

Definito il calendario dell'Aula per settembre e ottobre, non ci sono le nuove regole per diventare italiani. Bisogna ancora lavorare in Commissione per trovare un testo condiviso

Roma – 6 settembre 2013 – Non si è mai smesso di parlarne, ma è solo nei prossimi giorni che riprenderà il cammino della riforma della legge sulla cittadinanza. Il traguardo, comunque,non è vicino.

La Camera dei Deputati, dove a fine giugno è iniziato l’esame delle proposte di legge in materia, ha riaperto ieri i battenti dopo la pausa estiva. I presidenti di tutti i gruppi parlamentari  si sono riuniti e hanno definito il calendario dei lavori dell’Aula per settembre e ottobre.

L’agenda è molto fitta, dall’istituzione del comitato per le riforme istituzionali all’abolizione dei finanziamenti ai partiti, dal ddl contro l’omofobia alla conversione in legge dei decreti contro la violenza di genere e per la stabilizzazione dei precari. Non c’è traccia, però, delle nuove regole per diventare italiani.

Dove sono finite? Sono ancora in commissione Affari Costituzionali. L’ultima discussione risale al 4 luglio scorso, e nelle prossime settimane i relatori Gianclaudio Bressa (Pd) e Anna Grazia Calabria (Pdl) dovranno cercare un’indispensabile sintesi.

Sono già una ventina, infatti, i disegni di legge sulla cittadinanza presentati dalle varie forze politiche, ma si punta a un testo base da portare in Aula. Uno sforzo sul quale aleggia lo spettro di una crisi di governo e della fine di quelle “larghe intese” che si credeva potessero fare da volano alla riforma.

EP

 

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