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Cittadinanza. Riforma in commissione, alla Camera si cerca una sintesi

Per tutta la settimana i deputati impegnati sulle nuove regole per diventare italiani. La relatrice Fabbri: "Testo unificato entro l’estate, a settembre in Aula"

 
Roma – 20 luglio 2015 –  Qualcosa finalmente si muove di nuovo per riscrivere le regole per diventare italiani
 
Dopo le audizioni della scorsa settimana, domani la commissione Affari costituzionali della Camera riprenderà i lavori sulle proposte di riforma della legge sulla cittadinanza. Un tema che è all’ordine del giorno anche nelle convocazioni di mercoledì 22 e giovedì 23 luglio. 
 
Per la commissione è arrivato il momento della sintesi. Ha sul tavolo ben ventiquattro proposte di legge differenti (due si sono aggiunte la scorsa settimana) e ora bisognerà tirarne fuori un testo unificato da sottoporre all’Aula di Montecitorio. 
 
La prossima mossa, cioè la stesura della proposta di testo unificato, spetta alle relatrici Marilena Fabbri (Pd) e Annagrazia Calabria (Fi). Dal loro lavoro si capirà la direzione che prenderà la riforma: sarà solo per le seconde generazioni, ragazzi nati o cresciuti in Italia, o anche per i loro genitori, con un taglio dei tempi delle regolarizzazioni? E secondo quali principi? 
 
Per ora, comunque, l’accordo sembra possibile solo per le seconde generazioni. E con la formula dello ius soli temperato: peserà non solo la nascita o l’arrivo da giovanissimi in Italia, ma anche gli anni di permanenza regolare dei genitori oppure la frequenza della scuola (ius culturae). 
 
La proposta di testo unificato andrà discussa ed emendata e solo dopo il via libera della Commissione potrà arrivare in Aula. Quasi impossibile che il passaggio sia possibile prima della pausa estiva, se ne parla in autunno. 
 
È del resto la stessa tabella di marcia indicata qualche giorno dalla relatrice Fabbri, in un’intervista a Redattore Sociale: “Arrivare entro la fine dell’estate con un testo unificato approvato in commissione Affari istituzionali, in modo che a settembre il provvedimento pronto possa approdare in aula”. Lei ci crede: “Siamo ottimisti, ce la faremo”.
 
Stranieriinitalia.it
 
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