Roma, 7 ottobre 2020 – “Sono certo che il Parlamento migliorerà ancora di più il testo perché purtroppo non sono state ancora corrette, ad esempio, le norme discriminatorie sulla cittadinanza, soprattutto verso chi contrae matrimonio con una persona non connazionale”.
Così l’On. Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto nella Circoscrizione Estero-Europa.
“Resta aperta la questione dello ius culturae, una proposta di legge di civiltà, che finalmente – sottolinea Ungaro – farebbe compiere un passo avanti importante per un Paese ancora regolato da leggi per l’immigrazione e cittadinanza del secolo scorso”.