Roma, 3 maggio 2024 – Lunghe code, attese interminabili e ritardi nel rilascio del permesso di soggiorno stanno mettendo a dura prova i migranti che cercano di regolarizzare la propria posizione in Italia. Le difficoltà incontrate presso gli uffici della questura stanno generando crescenti disagi e denunce da parte di chi si trova coinvolto in questa intricata trafila burocratica. “Così è un terno al lotto”, ha infatti commentato l’avvocato Pietro Speranzoni.
Permesso di soggiorno, continuano i ritardi dei rilasci
Il gestore di un Caf, Prince Howlader, condivide la frustrazione di molti migranti che devono affrontare lunghi tempi di attesa per il rilascio del permesso di soggiorno. Alcuni cittadini stranieri, infatti, sono costretti a restare senza un documento valido per mesi. Compromettendo, così, la propria possibilità di trovare lavoro e di condurre una vita dignitosa. Il problema principale sembra derivare da due fattori chiave: le lunghe attese per le impronte digitali e la corsa agli sportelli degli Uffici immigrazione per ottenere un appuntamento. La situazione è diventata così critica che alcuni individui sono costretti ad arrivare addirittura di notte, nella speranza di accaparrarsi uno dei pochi numeri disponibili per la giornata successiva.
Anche se sono stati promessi rinforzi di personale e il potenziamento delle risorse, i problemi persistono. E questa realtà mette in luce la complessità e l’inefficienza del sistema burocratico italiano nel gestire le pratiche legate all’immigrazione. Pietro Speranzoni, che ha vissuto personalmente questa difficile esperienza, racconta di aver dovuto affrontare lunghe code già dalle prime ore del mattino. Di aver affrontato condizioni climatiche avverse e una concorrenza spietata per ottenere un appuntamento. La situazione è così critica che alcuni individui sono costretti a trascorrere ore sotto la pioggia, in attesa di poter accedere agli uffici.
“Non è dignitosa una condizione simile”, ha sottolineato Speranzoni. Dal canto loro, le autorità locali provano a fare il possibile per affrontare le difficoltà. Ma è evidente che sono necessari cambiamenti strutturali e un maggiore impegno per risolvere questi problemi. La questura di Venezia si è dichiarata disponibile ad analizzare i casi specifici e ad intervenire per migliorare il sistema. Resta però il fatto che le difficoltà e i disagi per i migranti in cerca di regolarizzazione sono ancora troppo diffusi e persistenti. È quindi urgente trovare soluzioni concrete per garantire un processo più efficiente e dignitoso per chiunque cerchi di ottenere un permesso di soggiorno in Italia.
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