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Colf e badanti: via alla certificazione dei compensi

Serve per il fisco, ma anche per rinnovi e ricongiungimenti. L’avv. Salvatore: "Può accorciare i tempi"
Roma – 28 febbraio 2008 – In questi giorni le aziende iniziano a rilasciare a ogni dipendente il Cud, un certificato che riepiloga i compensi dello scorso anno e che sarà indispensabile per presentare la dichiarazione dei redditi. Ma come ci si regola con tutte le colf e le badanti impiegate nelle case degli italiani?

“I datori di lavoro domestico non rivestono la qualifica di sostituto d’imposta. Pertanto, non sono obbligati ad operare sulle retribuzioni corrisposte alcuna ritenuta d’acconto ai fini Irpef e non devono rilasciare al dipendente il CUD” spiega l’Assindat Colf. È però “opportuno”, consiglia l’associazione di categoria, “rilasciare al lavoratore domestico una certificazione dei compensi”.

Nel nuovo contratto collettivo in vigore dallo scorso anno è specificato che “il datore di lavoro, a richiesta del lavoratore, è tenuto a rilasciare una dichiarazione dalla quale risulti l’ammontare complessivo delle somme erogate nell’anno”. Il primo a muoversi, quindi, dovrebbe essere il lavoratore, chiedendo la dichiarazione al datore di lavoro.

Una mossa utile per la dichiarazione dei redditi ma, nel caso dei cittadini stranieri, anche in molte altre occasioni. “A chi vuole rinnovare il permesso o un ricongiungimento familiare, viene sempre chiesto di dimostrare che percepisce un reddito superiore a parametri fissati per legge” puntualizza l’avv. Mascia Salvatore, esperto legale di Stranieri in Italia.

In genere, basta esibire le ricevute dei bollettini inps utilizzate per il versamento dei contributi, grazie ai quali Questure e Sportelli unici per l’immigrazione possono dedurre i redditi del lavoratore. “Se si aggiunge una certificazione firmata da chi ha pagato la col,f – spiega l’avv. Salvatore – si semplifica il lavoro degli uffici e magari si possono accorciare i tempi. Per il datore di lavoro non è difficile, deve solo sommare tutti i compensi dell’anno scorso che, tra l’altro, dovrebbero risultare dai prospetti paga mensili, ormai obbligatori”.

Elvio Pasca

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