in

Comunali 2013. Roma chiama gli elettori Ue: “Iscrivetevi alle liste aggiunte”

Ai romeni, ai polacchi e agli altri comunitari sta arrivando una lettera con l’invito ad esercitare il diritto di voto. Rocca (Pdl): “È fondamentale per essere a pieno titolo cittadini”

Roma –  16 gennaio 2013 –  La prossima primavera, in oltre seicento comuni italiani (qui la lista completa) si andrà al voto per eleggere le nuove amministrazioni.

Anche i romeni, i polacchi e tutti gli altri cittadini dell’Ue che risiedono nelle città e nei paesi coinvolti potranno andare alle urne, così come candidarsi per un posto da consigliere. Per godere di questo diritto, dovranno però iscriversi, almeno quaranta giorni prima delle elezioni (la data precisa ancora non c’è, ma si dovrebbe votare tra la fine di maggio e l’ inizio giugno), alle liste elettorali aggiunte presso il Comune di residenza.

L’appuntamento principale, considerato il numero di abitanti, è a Roma. E l’amministrazione della Capitale, dove vivono circa 70 mila cittadini comunitari maggiorenni, in questi giorni ha scritto a ognuno di loro per informarli di questa possibilità e spiegare le procedure per l’iscrizione alla lista (eccole). “Il voto può e deve essere – spiega la lettera – un ulteriore passaggio affinché tu possa sentirti a pieno titolo partecipe della vita della città”.

La sfida non è facile, se si considera che fino a poche settimane fa gli iscritti alla liste aggiunte nella capitale erano poco più di ottocento.

“Finora è mancato l’interesse, perché è mancato il coinvolgimento. Per questo abbiamo promosso incontri e iniziative con le comunità per informarle e spingerle ad iscriversi, indipendentemente, naturalmente, da quelle che sono le simpatie politiche di ognuno. Tra l’altro sono attivi vari canali: di persona, per posta o via internet, in modo da rendere tutto più semplice” dice a Stranieriinitalia.it Federico Rocca, il consigliere del Pdl delegato dal sindaco ai rapporti con i cittadini Ue che ha firmato la lettera  insieme a Gianni Alemanno.

“Tra i vari passaggi per sentirsi integrati –sottolinea Rocca –  l’esercizio del diritto di voto e la partecipazione all’amministrazione della città in cui si vive è fondamentale. Solo per citare la comunità più numerosa, i romeni che vivono stabilmente a Roma sono tantissimi, i loro figli hanno l’accento romano, non romeno, sono tutti a pieno titolo cittadini e credo che ogni europeo, ovunque si sposti in Europa, debba sentirsi a casa propria”.

Oltre che se riusciranno a portarli alle urne, sarà interessante vedere se i partiti decideranno anche di candidare questi nuovi cittadini. Il Pdl romano che intenzioni ha? “Se ne è parlato – assicura il consigliere – e qualche singolo ha anche manifestato interesse a candidarsi. Però vorremmo che fossero le comunità, anche attraverso le associazioni, ad avanzare delle proposte, che valuteremo. Ben venga un candidato romeno, purchè non sia solo uno spot, ma possa raccogliere consenso ed essere effettivamente sostenuto”.

Non potranno invece né candidarsi né votare i duecentomila cittadini extracomunitari che vivono a Roma e che finora sono stati rappresentati in Campidoglio dai “consiglieri aggiunti”.  

“È una forma di rappresentanza fortemente limitata, perché i consiglieri aggiunti non hanno il diritto di voto. E io credo sia giusto che venga riconosciuto solo a chi ha la cittadinanza italiana o europea. Però sono  figure importanti – commenta Rocca – perché portano in Campidoglio le esigenze delle comunità, e informano le comunità su quello che fa l’amministrazione. Il rapporto in questi anni è stato molto proficuo”.

Elvio Pasca

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Ambrosoli: “Diritto di voto amministrativo per gli immigrati”

Boateng all’Onu per la giornata contro il razzismo