Roma, 19 marzo 2019 – “Il governo non si è mai sottratto all’interlocuzione con queste aule: la nostra articolata posizione sull’immigrazione può piacere o non piacere ma è strutturata e multilivello. L’abbiamo presentata anche al Consiglio europeo, la ritrovate riassunta per buona parte nelle conclusioni del giugno scorso”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, replicando in aula alla Camera a Pd e Leu che gli hanno chiesto di consentire lo sbarco dei migranti della Mare Jonio.
“Questo governo – ha aggiunto Conte – si sta battendo e io personalmente mi batto e batterò sempre perché la politica dell’immigrazione che io preferisco chiamare di regolazione e gestione dei flussi migratori sia affrontata in modo strutturale non emergenziale: di fronte alla singola emergenza tutti siamo in difficoltà quindi impegniamoci tutti a non strumentalizzare il singolo caso, siamo tutti perdenti di fronte all’emergenza”.
“Se non riusciremo ad affermare una politica strutturata che muova dalla cooperazione con i paesi di origine, transito, che privilegi i corridoi umanitari anziché contribuire ad alimentare sbarchi che mettono a rischio la vita dei migranti e alimentano traffici illeciti di persone che speculano sulla vita dei migranti, fino a quando non gestiremo con approccio europeo un meccanismo di condivisione che non può riassumersi nello sbarco neppure nel porto più vicino che non sarebbe l’Italia ma nel porto italiano, fino a quando non opereremo sui movimenti secondari, non ci industrieremo perché tutta l’Europa contribuisca a un più efficace sistema dei rimpatri noi come governo ci riterremo insoddisfatti”, ha concluso Conte.