Roma, 2 agosto 2021 – Fingendo di promuovere l’integrazione sociale e l’assistenza agli stranieri in Puglia, avrebbe stipulato alcune centinaia di falsi contratti di locazione immobiliare e di falsi rapporti di lavoro permettendo a 300 cittadini extracomunitari di ottenere indebitamente il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno.
Per questo, su disposizione del Gip di Foggia, la Guardia di Finanza di Lucera ha arresto un extracomunitario, presidente di una associazione no profit. Le fiamme gialle hanno scoperto un rodato meccanismo criminale messo in piedi dall’associazione che era divenuta un punto di riferimento certo per cittadini stranieri presenti sul territorio lucerino alla ricerca di documenti falsi necessari per il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno.
Questo il modus operandi: se un cittadino straniero voleva permanere in Italia si rivolgeva al titolare della ONLUS al quale versava tra 400 a 800 euro per ogni pratica. Quest’ultimo, attraverso compiacenti datori di lavoro (molti dei quali appartenenti alla criminalità locale), in cambio di denaro, predisponeva contratti di lavoro fittizi che, una volta registrati presso gli Enti preposti, venivano utilizzati dagli extracomunitari per rinnovare il permesso di soggiorno. Analogo espediente, sempre dietro pagamento di corrispettivo, veniva attuato per ottenere la residenza anagrafica. Attraverso compiacenti proprietari di immobili, venivano stipulati falsi contratti di locazione, finalizzati all’ottenimento dell’iscrizione all’anagrafe dei residenti dei cittadini extracomunitari.
Nel complesso l’attività di polizia giudiziaria ha permesso di segnalare alla Procura della Repubblica 269 persone dei quali 254 per aver comunicato sia falsi rapporti di lavoro sia falsi contratti di locazione immobiliare. Accertato anche un profitto del reato di circa 200.000,00 euro. Gli extracomunitari che hanno utilizzato di documenti falsi per il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno saranno segnalati all’Ufficio immigrazione della Questura di Foggia, per la revoca dei medesimi permessi.