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Controlli ai valichi di frontiera: il ministro dell’interno italiano prospetta una possibile proroga

Roma, 24 ottobre 2023 – Nel contesto della sospensione temporanea del Trattato di Schengen, il ministro dell’Interno italiano, Matteo Piantedosi, ha recentemente annunciato che l’attuazione dei controlli ai valichi di frontiera potrebbe richiedere una proroga oltre i primi dieci giorni previsti. In un’intervista concessa al quotidiano “Il Piccolo,” il ministro ha sottolineato la necessità di prolungare tali misure per l’inverno, affermando che una limitata attuazione iniziale non sarebbe sufficiente.

Il governo italiano ha dichiarato che l’obiettivo principale di questi controlli è quello di minimizzare l’impatto sulla vita dei cittadini italiani, nonché di mantenere una solida collaborazione con Slovenia e Croazia, paesi vicini e importanti partner per l’Italia. Oltre a garantire la sicurezza delle frontiere, il governo italiano mira anche a contenere gli arrivi di migranti lungo la cosiddetta “Rotta balcanica.” Quest’anno, sono giunti oltre 16.000 migranti irregolari dal confine orientale, spesso sprovvisti del diritto al riconoscimento dello status di rifugiato in Italia.

Nonostante le misure di controllo ai confini adottate da vari paesi europei, il ministro Piantedosi esprime la sua fiducia che l’Europa uscirà rafforzata da questa situazione. Al fine di attuare questi controlli, l’Italia ha mobilitato un contingente di 335 agenti di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, oltre ai militari già dispiegati in quella zona. Questi controlli sono stati estesi a tutti i 57 valichi autorizzati, con 13 presidi fissi stabiliti, mentre per gli altri 44 valichi si utilizzano servizi di vigilanza dinamici. Inoltre, i servizi di Polizia stradale e Ferroviaria sono stati rinforzati per garantire una copertura più ampia.

Nelle prime 48 ore dall’attuazione dei controlli, le forze di polizia hanno identificato 3.142 persone e controllato 1.555 veicoli. Sono stati rintracciati 66 stranieri, e l’analisi delle loro situazioni ha portato al respingimento di 28 di essi. Per migliorare l’efficacia di tali misure, è stata presa in considerazione l’adozione di droni e telecamere per il controllo a distanza.

L’annuncio del ministro Piantedosi riflette la crescente preoccupazione delle nazioni europee riguardo alla sicurezza delle frontiere e al flusso di migranti irregolari. La questione solleva anche la necessità di trovare un equilibrio tra la sicurezza e la gestione umanitaria delle situazioni di emergenza. Il dibattito su quanto a lungo tali controlli saranno necessari e in che misura possono essere effettivi rimane aperto, mentre l’Europa si sforza di affrontare le sfide legate alla migrazione e alla sicurezza delle frontiere.

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