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Controversia e proteste: il programma di alloggio per migranti del governo britannico sotto accusa

Roma, 9 agosto 2023 – Nella Manica, di fronte alle coste del Dorset, una mega chiatta di tre piani è al centro di una crescente controversia. Il governo britannico ha avviato un programma che prevede l’alloggiamento dei migranti su questa imponente nave, la Bibby Stockholm, mentre attendono la decisione sulla loro richiesta di asilo. Sebbene l’iniziativa miri a ridurre i costi di mantenimento, ha sollevato voci critiche da parte di organizzazioni umanitarie, sindacati e attivisti per i diritti umani.

Secondo fonti governative, il primo gruppo di migranti è già stato trasferito a bordo della chiatta, ma il progetto non è stato accolto positivamente. Amnesty International ha descritto la nave come “una carcassa di prigione dell’era vittoriana”, e ha condannato l’utilizzo di tale struttura per persone che stanno cercando di sfuggire al terrorismo, conflitti e persecuzioni. L’associazione Care4Calais ha persino ottenuto un piccolo successo, impedendo il trasferimento di un gruppo di persone sulla chiatta, inclusi disabili e individui che hanno subito traumi come torture e schiavitù moderna.

Le preoccupazioni per la sicurezza sono anch’esse emerse, poiché i sindacati dei vigili del fuoco hanno evidenziato la limitata accessibilità alle vie di fuga in caso di sovraffollamento o emergenze. Tuttavia, la sottosegretaria all’Interno, Sarah Dines, ha risposto alle critiche, affermando che verrà fornita una sistemazione “basilare ma adeguata”, e che il governo desidera trasmettere un “forte messaggio” sulla mancanza di lussuose sistemazioni, come quelle in albergo, che costano milioni di sterline al giorno al governo britannico.

Le polemiche non si limitano solo alla chiatta, poiché la sottosegretaria ha anche suggerito l’esame di altre opzioni, tra cui il trasferimento dei migranti nell’isola dell’Ascensione nell’Atlantico meridionale. Questa proposta ha suscitato ulteriori dubbi e critiche sulla trasparenza del programma e sulla dignità umana dei migranti coinvolti.

In conclusione, il controverso programma di alloggiamento dei migranti del governo britannico sta attirando l’attenzione internazionale e sollevando preoccupazioni significative. Mentre il governo insiste sul fatto che fornirà una sistemazione adeguata, le organizzazioni umanitarie e i difensori dei diritti umani rimangono scettici, definendo le condizioni a bordo della chiatta “disumane” e chiedendo un trattamento più rispettoso e dignitoso per coloro che cercano rifugio nel Regno Unito.

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