Roma, 10 dicembre 2024 – Una collaborazione quotidiana e proficua tra le polizie di Italia, Slovenia e Croazia, finalizzata non solo al contrasto dell’immigrazione clandestina, ma anche alla lotta contro lo sfruttamento dei migranti e alla criminalità transfrontaliera. Questo il messaggio emerso dall’incontro al valico di Pesek, dove il questore di Trieste, Pietro Ostuni, ha incontrato i suoi omologhi di Capodistria, Alenka Korosec, e di Pola, Alen Klabot, per il tradizionale scambio di auguri in vista delle festività.
Controlli di frontiera ripristinati
Dal ripristino dei controlli al confine con la Slovenia nell’ottobre 2023, che proseguiranno almeno fino al primo semestre 2025, i risultati non si sono fatti attendere. “In 13 mesi, la polizia di Stato ha arrestato 230 passeur”, ha sottolineato il questore Ostuni, evidenziando come questi numeri siano frutto di un’intensa attività operativa. I controlli vengono effettuati con pattuglie miste sui treni provenienti dalla Slovenia e via terra, mentre gli uffici investigativi dei tre Paesi continuano a collaborare strettamente.
La voce dei partner sloveni e croati
La questora di Capodistria, Alenka Korosec, ha elogiato l’ottima collaborazione con l’Italia, sottolineando l’importanza dei controlli ai confini per contrastare il terrorismo internazionale. Inoltre, ha ribadito che i respingimenti dei migranti in Slovenia avvengono nel pieno rispetto degli accordi internazionali, con l’accoglienza e la gestione nei centri dedicati.
Anche il questore di Pola, Alen Klabot, ha confermato il buon funzionamento della rete di controllo della criminalità nel territorio croato, grazie a una cooperazione efficiente con Italia e Slovenia.
Una rete di sicurezza contro la criminalità transfrontaliera
Nonostante l’aumento delle sfide legate all’immigrazione e al crimine transfrontaliero, i rappresentanti dei tre Paesi hanno ribadito che la collaborazione è il punto di forza per mantenere sotto controllo la situazione. Ostuni ha infatti concluso evidenziando come “l’impegno congiunto stia portando a risultati concreti e tangibili”.
L’incontro al valico di Pesek, più che un semplice scambio di auguri, rappresenta un simbolo di cooperazione tra Stati vicini, impegnati a garantire sicurezza e ordine nel rispetto della legalità internazionale.