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COSENZA: CORBELLI (DIRITTI CIVILI), FINI INCONTRI BIMBA MALATA ALLA QUALE E’ NEGATA INDENNITA’

      HA DUE ANNI E VIVE GRAZIE A RESPIRATORE ARTIFICIALE, NON AMMESSA
A BENEFICI PERCHE’ I GENITORI IMMIGRATI NON HANNO PERMESSO DI
SOGGIORNO DEFINITIVO

      Cosenza, 17 mag. – (Adnkronos) – Il leader del movimento Diritti
Civili, Franco Corbelli, si e’ rivolto al presidente della Camera dei
deputati, Gianfranco Fini, perche’ domani, nella sua visita in
Calabria, incontri la piccola Jannate, la bambina di due anni che vive
solo grazie a un respiratore artificiale ed alla quale non viene
riconosciuta alcune indenita’ perche’ i genitori, di origine
marocchina, non hanno un permesso di soggiorno definitivo.

      Il nucleo familiare si e’ stabilito a Sant’Onofrio (Vibo
Valentia) ma ora si trova a Cosenza per assistere la piccola nelle
cure all’ospedale civile dell’Annunziata. Corbelli informa di aver
parlato oggi con la segreteria particolare del presidente Fini, di
aver recapitato tutta la documentazione relativa al caso della piccola
Jannate, e si dice "fiducioso che domani il presidente della Camera in
occasione della sua visita a Cosenza possa incontrare la bambina e i
suoi genitori"

      Un incontro che, per Corbelli, sarebbe "segno della vicinanza
dello Stato al suo dramma e per rendersi conto di persona, vedendo
quella bimba, quale grande ingiustizia, quale crudelta’, quale
barbarie, quale immane vergogna si sta consumando in Calabria,
nell’ignobile silenzio e disinteresse delle istituzioni, negando il
sacrosanto diritto alla indennita’ a questa bambina".

 ‘Jannate – prosegue Corbelli – e’ figlia di una
coppia di giovanissimi immigrati marocchini, il padre, venditore
ambulante, la madre, casalinga, da piu’ di dieci anni in Italia, per
oltre dieci mesi ricoverata e assistita amorevolmente al reparto di
rianimazione dell’Ospedale Civile di Cosenza”.

      Corbelli ha chiesto a Fini che, dice, "apprezzo per la sua
battaglia a difesa dei diritti dei piu’ poveri e degli immigrati, in
particolare dei bambini", di "intervenire per questa iniziativa
umanitaria e questa battaglia di giustizia sociale a favore di questa
bambina povera e sfortunata, che una legge assurda le impedisce,
nonostante la gravissima malattia e l’invalidita’ accertata e
permanente, di aver corrisposta la piccola pensione, che anche se
misera e’ comunque una indispensabile fonte di reddito per i suoi
genitori per poter continuare a restare in Italia e curare la
piccola".

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