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Crisi. Scola: “Più immigrati spinti nell’illegalità”

L’arcivescovo di Milano: “Anche se non c’è lavoro non torneranno nei loro Paesi. Senza una governance, implicazioni sociali gravi”

Roma – 26 aprile 2012 – Una “grave crisi economica ed occupazionale, se non governata, ha delle implicazioni sociali assai gravi per società come le nostre”. Lo ha sottolineato stamattina l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, intervenendo al convegno ‘Più sociale nel social’ organizzato da fondazione Cariplo e Pubblicità Progresso.

Scala ha citato l’esempio dei lavoratori stranieri che si ritrovano disoccupati: “La crisi del mercato del lavoro dovrebbe teoricamente obbligare gli immigrati a rientrare nel giro di pochi mesi nella propria patria. Tuttavia, i contesti da cui provengono molti di essi soffrono di un’instabilità politica endemica, quando non siano gia’ vittime di una guerra civile o di uno stato di estrema carestia”.

“Tutto cio’ – ha concluso l’arcivescovo di Milano – rende più probabile che gli immigrati decidano di rimanere nel Paese ospitante pur nell’illegalità, con i problemi che ne conseguono”.

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