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Dalla fuga alla realizzazione: storie di integrazione e successo in Toscana

Roma, 21 giugno 2024 – Mohamed, Mansur e Salman sono solo tre dei 650 migranti accolti dalla cooperativa Il Girasole tra Firenze e provincia, le cui vite hanno preso una svolta inaspettata e positiva grazie ai percorsi di accoglienza e integrazione offerti dai centri Sai e dai Cas. Ognuno di loro porta con sé una storia unica di lotta, speranza e determinazione che merita di essere raccontata.

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Migranti, storie di rivincita

Come racconta La Nazione, Mohamed, un giovane afghano, è arrivato in Italia nel luglio 2021 dopo un lungo e difficile viaggio attraverso l’Europa. La sua domanda di asilo era stata respinta in Belgio, costringendolo a vivere per strada in Germania e Francia. Finalmente, poi, in Italia, ha trovato accoglienza in un Cas gestito dalla cooperativa Il Girasole. Dopo aver ottenuto la protezione internazionale, Mohamed è stato trasferito al centro Sai di Campi Bisenzio.

Il sogno di Mohamed era lavorare nel settore informatico, una passione che coltivava dai tempi dell’Università di Kabul. Grazie al progetto Sai, è stato attivato per lui un tirocinio extracurricolare presso un’azienda di cyber security di Firenze, accompagnato da un corso di italiano. Il tirocinio si è trasformato poi in un contratto a tempo indeterminato, permettendo a Mohamed di realizzare il suo sogno e contribuire al settore della sicurezza informatica. Simile è anche la storia di Mansur. Originario della Nigeria, ha vissuto un’infanzia difficile prima di arrivare in Toscana. Accolto nelle strutture del Girasole, ha intrapreso un percorso di formazione professionale e integrazione. Ha frequentato corsi di italiano e formazione nel settore dell’accoglienza turistica, iniziando la sua carriera come portiere notturno in alcuni centri di accoglienza.

Determinato a migliorare la sua situazione, Mansur ha trovato poi una stanza a Firenze, ha ottenuto la patente di guida e successivamente quella per Ncc (Noleggio con Conducente). Oggi, Mansur lavora come autista per personaggi famosi, guidando per le strade della Toscana e trasformando la sua vita di strada in una carriera di successo. Infine c’è Salman, un ex sarto della Guinea, che ha trovato una nuova vita in Italia come pellettiere per una griffe di moda. Grazie ai percorsi di integrazione per migranti offerti dalla cooperativa Il Girasole, Salman ha potuto attivare un tirocinio in una pelletteria di lusso. Questo tirocinio si è presto trasformato in un contratto a tempo indeterminato, permettendogli di mettere a frutto le sue abilità manuali in un contesto di prestigio.

Le storie di Mohamed, Mansur e Salman sono testimonianze viventi del potere dell’accoglienza e dell’integrazione. Grazie alla cooperativa Il Girasole, questi individui hanno trasformato le loro vite, passando dalla fuga e dall’incertezza alla realizzazione personale e professionale in Italia.

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