Roma, 30 giugno 2020 – “La revisione dei decreti sicurezza, prevista dal programma di governo, deve rappresentare l’occasione per una riforma del sistema di accoglienza, orientata a garantire ordine e integrazione, attraverso un sistema capillare e diffuso sui territori”.
Si apre così il documento di tre pagine – anticipato oggi da La Repubblica – che mette nero su bianco il sì ufficiale del M5S alla riscrittura dei decreti sicurezza.
Sì al ritorno agli Sprar, sì all’ampliamento dei casi di protezione speciale, sì al dimezzamento dei tempi di detenzione dei migranti destinati al rimpatrio, sì a nuove forme di tutela dei minori stranieri non accompagnati, sì alla partecipazione dei richiedenti asilo a corsi di formazione e attività di utilità sociale e sì ad alcuni paletti sulla revoca della cittadinanza.
Queste le proposte (su cui il Movimento 5 Stelle avrebbe trovato l’accordo) inviate alla ministra dell’Interno Lamorgese alla vigilia del terzo appuntamento del tavolo fissato per oggi al Viminale.