Roma, 26 luglio 2022 – Al 13 giugno scorso rispetto ai 42mila lavoratori stagionali previsti dal decreto flussi 2021, i nulla osta consegnati erano stati solo 4.878 e i visti di soggiorno 556. Questi i dati più recenti forniti dal ministero del Lavoro.
Nelle ultime settimane, tuttavia, grazie anche alle semplificazioni introdotte dal decreto legge n.73 del 21 giugno, la situazione è migliorata e la Coldiretti stima che circa 10mila stagionali abbiano cominciato a lavorare.
Numeri e problemi burocratici
Per gli stagionali, le domande presentate al click day del 1° febbraio sono state quasi 99mila. Numeri che avevano indotto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ad ipotizzare quote ancor più elevate per un nuovo decreto nel 2022 che però, anche a causa della recente crisi politica italiana, sembra essere scomparso dall’agenda di Governo.
“Da metà aprile problemi con il programma informatico hanno bloccato gli iter” – ha spiegato Romano Magrini, responsabile lavoro e immigrazione di Coldiretti al Sole24 Ore. “A fine giugno il ministero dell’Interno ha adottato una soluzione tampone che prevede la trasmissione via pec dei nulla osta ai consolati ma questo sistema sta rallentando il rilascio dei visti”. Secondo Coldiretti, solo 10mila dei 42mila stagionali previsti hanno cominciato a lavorare.