Roma, 28 marzo 2023 – Il Veneto è una delle regioni italiane che si prepara all’imminente stagione di raccolta, ma sembra esserci un problema di manodopera. Secondo il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini, sono necessari almeno altri 10mila lavoratori in più dei flussi di stagionali previsti per la Regione per coprire il fabbisogno.
Tradizionalmente, questi lavoratori provengono dall’est Europa e vengono impiegati per raccogliere diverse colture in serra, come fragole, lattuga, cicorie, coste e piselli. Tuttavia, le quote messe a disposizione dal Governo non sembrano essere sufficienti per garantire la copertura del fabbisogno richiesto.
Il rischio è che gli imprenditori agricoli si trovino senza manodopera nei campi fra un paio di settimane, proprio durante il periodo clou della raccolta. Questo potrebbe avere ripercussioni negative sull’intero sistema di produzione agricola della regione, mettendo a rischio la produzione stessa e i posti di lavoro degli agricoltori e degli stagionali già presenti sul territorio.
Inoltre, le operazioni di raccolta in questione vanno compiute rigorosamente a mano, poiché non esistono macchinari ad hoc per eseguirle. Ciò significa che, senza un numero adeguato di lavoratori, la raccolta potrebbe subire ritardi o addirittura dover essere interrotta, con conseguenti perdite economiche e produttive.