Roma, 1 febbraio 2024 – L’assessore regionale al Lavoro e Sviluppo Economico dell’Emilia Romagna, Vincenzo Colla, ha espresso una certa preoccupazione riguardo all’insoddisfacente disponibilità di manodopera extracomunitaria autorizzata e sui ritardi amministrativi legati al “Decreto Flussi” del Governo 2023-2025. “Oltre il danno anche la beffa. Non solo i cittadini extracomunitari autorizzati a lavorare in Emilia-Romagna saranno troppo pochi rispetto al bisogno, ma arriveranno con tempi biblici inaccettabili”, ha infatti dichiarato.
Decreto Flussi, l’Emilia Romagna denuncia troppi ritardi
Nel contesto dell’Emilia-Romagna, un’area fortemente dipendente dalla forza lavoro esterna, quindi, le imprese rischiano di sperimentare prolungate attese per l’arrivo di lavoratori essenziali, Mettendo a repentaglio la loro efficienza e aprendo la porta a pratiche illegali di assunzione. “È di questi giorni, la notizia che i ‘click day’ per inviare le domande di lavoratori extracomunitari slittano di oltre un mese e le nostre imprese rischiano di rimanere per troppo tempo senza una forza lavoro indispensabile. Un problema che tocca anche le famiglie, dal momento che i flussi contemplano anche l’ingresso degli assistenti famigliari”, ha sottolineato poi Colla.
“Come abbiamo già denunciato lo scorso anno insieme alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali nell’ambito del Patto per il Lavoro e per il Clima, i numeri inseriti nel Decreto Flussi sono largamente insufficienti. Situazione ora aggravata dalla proroga delle domande, che insieme alla lentezza burocratica rischia di far saltare le assunzioni dei lavoratori in regola. E di incentivare ancora una volta il ricorso alla manodopera clandestina, con tutte le conseguenze che conosciamo sulla sicurezza, la concorrenza sleale e, non da ultima, la dignità delle persone. Mentre si discute di un Piano Mattei per l’Africa, forse il Governo potrebbe lavorare concretamente all’accoglienza e integrazione di tutti quei migranti di cui il nostro sistema economico e sociale ha un assoluto bisogno. Una delle risposte fondamentali in un piano di relazioni con quel continente”, ha aggiunto infine l’assessore regionale.
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