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Decreto Flussi. L’appello dell’Emilia Romagna: “Le quote previste sono notevolmente insufficienti per il lavoro stagionale”

Roma, 13 aprile 2023 – La Regione Emilia Romagna ha espresso la propria preoccupazione riguardo alle quote assegnate dal Governo per il lavoro subordinato stagionale nel settore agricolo e turistico alberghiero. Secondo gli assessori regionali Andrea Corsini, Vincenzo Colla e Alessio Mammi, le quote previste sono notevolmente insufficienti, e questo potrebbe portare all’aumento del lavoro nero e del caporalato, a scapito del lavoro regolare.

La questione riguarda le cosiddette “quote flussi”, ovvero i lavoratori extracomunitari che ogni anno vengono autorizzati al lavoro stagionale in Italia. Secondo gli assessori regionali, le quote assegnate all’Emilia Romagna sono poco più di 1.500 persone complessivamente per l’agricoltura, e circa 500 per il turismo. Questo è ritenuto ampiamente insufficiente per far fronte alle reali esigenze del sistema imprenditoriale, che ha segnalato la necessità di un maggior numero di lavoratori stagionali.

Le associazioni di categoria dei settori maggiormente interessati hanno stimato che le quote assegnate colmerebbero circa un quinto del fabbisogno necessario a coprire le esigenze, in particolare nel settore agricolo, nell’imminenza della stagione della raccolta, e per far fronte alle necessità del sistema turistico alberghiero. In una Regione in cui la percentuale di disoccupazione è al 5%, da considerarsi fisiologica, le 1.537 persone assegnate sono largamente insufficienti a far fronte alla prossima stagione.

Gli assessori regionali chiedono all’esecutivo di intervenire in sede di aggiornamento del Decreto tenendo in considerazione le reali esigenze del sistema imprenditoriale attraverso le associazioni di categoria dei settori maggiormente interessati. In questo modo, si potrebbe evitare la diffusione del lavoro nero e del caporalato, che potrebbero danneggiare sia il lavoro regolare che le persone costrette a vivere in clandestinità.

La situazione sollevata dall’Emilia Romagna non è un caso isolato: altre Regioni italiane hanno espresso la propria preoccupazione riguardo alle quote flussi assegnate dal Governo. Questa situazione evidenzia la necessità di una maggiore attenzione da parte delle autorità competenti alle esigenze dei settori produttivi e delle Regioni, al fine di garantire un equilibrio tra la necessità di lavoratori stagionali e la tutela del lavoro regolare e delle persone che vi partecipano.

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