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Detenuti stranieri. Alfano: “Paesi d’origine paghino le spese”

Il ministro dell’Interno: “Vitto e alloggio siano a carico dei loro Stati". Livia Turco: "Idea strampalata e impraticabile"

Rimini 22 agosto 2013 – "Sono d'accordo sul fatto che vitto e alloggio dei detenuti immigrati siano pagati dai loro Stati". Lo ha detto il vicepresidente del Consiglio e ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervenendo al Meeting di Rimini alla tavola rotonda sull’emergenza carceri.

“Siamo un popolo accogliente, accogliamo i migranti vicino a Malta, sostituendoci a Malta, ma l'Italia non può essere dimenticata dall'Europa, e non può essere dimenticato che lo sforzo umanitario può porre un problema di sicurezza” ha aggiunto il ministro dell’Interno.

"Se in Italia abbiamo tutti questi detenuti, sara' anche perche' l'Italia e' frontiera dell'Ue nel Mediterraneo? E allora, ben vengano i richiami della Ue, ma essa non puo' imporci troppo e darci troppo poco" ha sottolineato Alfano.

 "In Italia  abbiamo speso 1,2 miliardi di euro tra 2011 e 2012 per salvare persone anche dove Malta non le salvava dando alimento al grande valor dell'accoglienza. Ma il diritto di liberta' – ha ribadito il ministro dell’interno – deve camminare con il bisogno di sicurezza”.

Turco: "Idea strampalata e impraticabile"

“In un momento in cui la crisi economica morde è giusto porsi il problema di risparmiare in ogni ambito. Tuttavia, la proposta di Alfano è assolutamente strampalata, anche perché difficilmente praticabile". Livia Turco, presidente del Forum Immigrazione del Partito Democratico, commenta così l'idea di far pagare ai Paesi d'origine le spese per i detenuti stranieri.

"Se vuole risparmiare nell’ambito delle politiche per l’immigrazione, è meglio che il ministro dell’interno riveda le strutture dei CIE, centri di identificazione ed espulsione, che oltre ad essere disumani ed inefficaci sono anche molto costosi" dice Turco.

"Si adoperi – conclude l'esponente del Pd – per ottenere aiuti concreti dall’Europa e faccia gli accordi bilaterali con i paesi da cui provengono i flussi migratori. I fatti dimostrano che solo così si governa in modo efficace l’immigrazione.”

 

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