Roma, 11 marzo 2020 – Un sistema di garanzie del valore di 2 miliardi affidate al Fondo di garanzia per le Piccole medie imprese gestito dal Mediocredito centrale. È questa l’ipotesi alla quale sta lavorando il ministero per l’Economia, in collaborazione con la Banca d’Italia, per ampliare la portata dell’intervento del sistema bancario per la moratoria sui prestiti alle Pmi e sui mutui per l’acquisto della prima casa.
Previsto un congedo straordinario di 12 giorni, che, risorse permettendo potrebbero salire a 15, retribuito al 30% dello stipendio, destinato ai lavoratori dipendenti, privati e pubblici per fronteggiare l’emergenza coronavirus con i figli a casa per la sospensione delle attività didattiche prorogata fino al 3 aprile. Lo strumento riguarderà genitori con minori fino a 12 anni; mentre non ci saranno limiti di età per le famiglie con figli disabili. In alternativa al congedo straordinario, si potrà optare per una sorta di “voucher baby sitter” del valore di 600 euro, che verranno accreditati sul libretto famiglia e saranno potenziati per gli infermieri. In più si sta studiando anche un apposito bonus per chi deve accudire anziani non autosufficienti.
Per la Cig in deroga ci saranno circa 2 miliardi e procedure semplificate, insieme a un “rafforzamento del fondo di integrazione salariale con 500 milioni” cui potranno accedere anche “le aziende da 5 a 15 dipendenti”. E’ previsto poi un iter veloce e semplificato per l’attivazione degli ammortizzatori sociali, con l’obiettivo di assicurare un sostegno al reddito ai lavoratori delle imprese colpite dall’impatto del coronavirus, sull’intero territorio nazionale.
Ci sarebbero inoltre 500 milioni per rafforzare i sussidi per i lavoratori stagionali. Mentre per gli autonomi si ipotizza una sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali oltre a una indennità per quei settori più colpiti.