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Emergenza Nord Africa. Arci: “Prorogare l’accoglienza dei profughi”

“Migliaia di persone titolari di protezione umanitaria rischiano di trovarsi fra pochi giorni per strada. Dal governo nessun intervento concreto”

Roma – 7 febbraio 2013 – "Prorogare l'accoglienza per quanti sono ancora in attesa di regolare permesso di soggiorno o lo hanno appena ottenuto, per i nuclei familiari con minori, per coloro che necessitano di assistenza sanitaria o psicologica". Lo chiede l'Arci in una lettera inviata al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri.

Il 28 febbraio e' la data ultima fissata dal ministero degli Interni per la scadenza dell'accoglienza prevista per Emergenza Nord Africa (Ena). E "migliaia di persone titolari di protezione umanitaria rischiano di trovarsi fra pochi giorni per strada, prive di qualsiasi forma di assistenza, a carico di amministrazioni locali, gia' in difficolta' per i tagli continui e non in grado di far fronte alle necessita' senza un supporto dello Stato", ammonisce l'Arci.

"Nonostante le ripetute segnalazioni fatte pervenire al ministro dalle organizzazioni sociali, da Anci, Upi e Regioni – ricorda l'Arci – nessun intervento concreto e' stato predisposto per consentire una chiusura dignitosa del programma. Ci troviamo quindi ancora una volta di fronte a una situazione che rischia di diventare esplosiva per la sua drammaticita' e per il numero di persone che coinvolge".

L'Arci chiede inoltre che, "attraverso un contributo economico, venga facilitato il percorso di uscita dai centri, adottando criteri univoci in tutte le citta', non lasciandoli all'iniziativa dei singoli o al caso. Chiede infine che venga rilasciato, ove necessario e utile al percorso di autonomia delle persone, un titolo di viaggio contestualmente al permesso per motivi umanitari".

 Secondo l'Associazione "l'assenza di misure in tal senso vanificherebbe gli sforzi di tante comunita' locali e organizzazioni che si sono prodigate nella solidarieta' alle migliaia di profughi dalla guerra in Libia", quindi "servono risposte urgenti, la cui efficacia sarebbe sicuramente migliorata da un'interlocuzione diretta con tutte le associazioni di tutela che nell'Ena sono stati coinvolte e con le quali e' mancata finora qualsiasi forma di consultazione nelle sedi appropriate".

Una preoccupazione, rimarca l'Arci, "testimoniata dalla richiesta avanzata dall'Anci, insieme all'Upi e alla Conferenza delle Regioni di inserire questa tematica come punto all'ordine del giorno della Conferenza unificata che si terrà oggi. Le decisioni vanno prese adesso, senza farsi scudo delle prossime elezioni per tentare di rinviarle al governo che verra'. In gioco c'e' il destino di tante persone, scappate da un paese in guerra e arrivate in Italia con la speranza di un futuro", conclude.
 

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