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Emergenza Nord Africa. Gabrielli: “Serve soluzione, i profughi non svaniranno”

Il Capo della Protezione Civile: “Va individuato un percorso con le Regioni, dpenderà dalle risorse disponibili. Anticipare il passaggio di competenze al ministero dell’Interno”

 

 

Roma – 31 ottobre 2012 – Sono circa 18.000 i profughi dell’emergenza Nordafrica che rischiano di rimanere senza assistenza. “Entro il 31 dicembre andremo a chiudere tutti gli stati emergenziali, ma questo non significa che le persone si vaporizzeranno”.

Lo ha spiegato Franco Gabrielli, capo del Dipartimento della Protezione civile, intevenendo oggi in commissione Diritti umani del Senato.

Per queste persone, ha auspicato Gabrielli, “va individuato un percorso con le regioni per trovare insieme delle soluzioni”. Andrebbero praticate “tutte quelle misure che devono essere costituite sul territorio e che molto dipenderanno dalle risorse disponibili”.

Ad oggi  sono 17.857 i migranti assistiti dallo Stato e distribuiti in tutte le regioni italiane. A questi vanno aggiunti 297 tunisini che hanno usufruito del permesso di soggiorno di protezione umanitaria e 1.061 minori accolti nelle strutture accreditate e attrezzate.Quasi la metà degli sono assistit, sono ospitati in strutture fornite dalla rete delle onlus, mentre il 25% si trovano attualmente in alberghi, poco meno del 20% in strutture comunali e il 5% in appartamenti.

Quanto ai costi, Gabrielli ha precisato che dei circa 1,3 miliardi stanziati (797 milioni per il 2011 e 495 per il 2012) per l’assistenza ne verranno spesi a emergenza conclusa meno di 600. Oltre 530 milioni sono invece stati utilizzati per le spese del ministero dell’Interno – compresi gli accordi bilaterali con Tunisia e Libia – e il restante per coprire l’impegno delle forze armate.

Ma e’ davvero finita l’emergenza immigrazione? “Sta finendo per quelle che sono le nostre competenze – ha risposto Gabrielli all’Adnkronos – ma il problema e’ ben lontano dall’essere terminato sia sotto il profilo ordinario che sotto il profilo delle varie criticita’ che i vari flussi possono presentare”.

Secondo il responsabile della Protezione civile sarebbe meglio “firmare gia’ a meta’ novembre l’ordinanza che consente il passaggio di competenze, invece che arrivare proprio all’ultimo giorno della scadenza con tutte le difficolta’ del caso”. Infatti, alla fine dell’anno cessano tutte le emergenze decretate da febbraio 2011 con i flussi immigratori arrivati dal Nord Africa connessi alla primavera araba, poi le competenze passeranno al ministero dell’Interno.

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