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Europei. Platini: “Su stop per razzismo decidono gli arbitri”

Il presidente dell’Uefa: “È un problema mondiale. Se Balotelli esce dal campo per protesta verrà ammonito”

 

Roma – 7 giugno 2012 – In caso di cori razzisti le partite possono essere fermate. Sono però gli arbitri a decidere, i giocatori vittime degli insulti non possono abbandonare il campo di propria iniziativa.

Alla vigilia dell’inizio di Euro 2012, il presidente della Uefa Michel Platini parla anche di razzismo, ma con quell’aria un po’ di sufficienza che non lo ha mai reso eccessivamente simpatico. “È un problema mondiale e della società e io non presiedo la società, soltanto l’Uefa. Per fortuna – dice – da venerdì si parlerà di calcio”.

Che si parli solo di calcio è la speranza di tutti, ma che si temano anche i soliti buuu contro i calciatori di colore non è un mistero. “I nostri arbitri sanno che possono interrompere o chiudere le partite per episodi razzisti” sottolinea Platini.

Qualche giorno fa Mario Balottelli ha detto che se verrà bersagliato da quei cori lascerà il campo. Il presidente dell’Uefa, però, avvisa: “È una cosa che può decidere l’arbitro, non il signor Balotelli che sarebbe ammonito come da regolamento”.

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