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“Vendevano patenti agli immigrati”, quindici arresti a Milano

Ai domiciliari nove funzionari della Motorizzazione civile e sei titolari di autoscuole. I permessi di guid presi grazie a un aiuto in sede d’esame

 

Roma – 7 giugno 2012 – A pochi giorni dal bliz di Roma, anche a Milano viene smantellato un giro di patenti facili, “comprate” sborsando dai 2.000 e i 4.500 euro.

Tutto è iniziato un anno fa, quando i carabinieri hanno fermato un immigrato che, pur avendo preso qui la patente, non parlava nemmeno una parola di italiano. Strano, visto che i quiz della prova teorica sono in italiano.

Oggi, nel corso dell’operazione “Easy driver”, i carabinieri di Seregno e di Sesto San Giovanni hanno messo agli arresti domiciliari nove funzionari, con compiti di esaminatori, della Motorizzazione civile di Milano e sei titolari e gestori di autoscuole operanti nelle province di Milano e Monza. Le accuse sono di associazione per delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falsità ideologica.

Centotrentasei “clienti”, soprattutto immigrati, sono indagati. E intanto molti di questi dovranno spostarsi a piedi, visto che le loro patenti sono state sequestrate. Sono permessi di guida di tipo B, quello necessario per le auto, ma anche C e D, per circolare con camion e autobus.

Secondo le indagini, coordinate dai sostituti procuratori Salvatore Bellomo e Caterina Trentini, se li sono messi in tasca grazie all’aiuto di esaminatori compiacenti durante i quiz teorici, ma non si esclude che fossero truccate anche le prove su strada.

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