Falso allarme per un gruppo di lupetti in gita su un barcone a sud di Favignana. Una segnalazione su quattro è infondata, Boldrini (Unhcr): "No alla psicosi"
PALERMO – L’allarme è stato lanciato stamattina dal peschereccio Madonna del Carmine, che incrociava a qualche miglia a sud dell’Isola di Favignana: "Abbiamo avvistato un barcone di 35 metri con decine e decine di immigrati a bordo".
Immediatamente da Trapani sono partiti i soccorsi, mentre i primi lanci di agenzia preparavano le redazioni dei giornali all’ennesimo resoconto di un viaggio della speranza. Alle motovedette della guardia di finanza e della capitaneria di porto che si sono lanciate alla ricerca del barcone si è però presentato uno spettacolo decisamente meno drammatico di quanto si aspettassero.
Un barcone, al largo della splendida isola delle Egadi, c’era. Ma anzichè uomini, donne e bambini stremati da una traversata in condizioni disperate sognando le coste italiane, ospitava un gruppo di boyscout di Mazara del Vallo, che dopo l’allegra gita in barca sognavano al massimo una gustosa grigliata di pesce. Insomma il capitano del peschereccio ha preso un abbaglio (un lupo del mare ingannato dai lupetti…), impegnando uomini e mezzi delle forze dell’ordine in una inutile azione di salvataggio.
Il caso non è isolato. Secondo quanto hanno riferito all’Apcom fonti della Guardi di Finanza circa il 25% delle segnalazioni di avvistamenti si rivelano infondate, con bagnanti e residenti delle zone costiere che scambiano per clandestini ragazzi abbronzati che si fanno un tranquillo giro in barca. Il dato che rivela quanto sia alto, nell’opinione pubblica, il livello di attenzione per gli sbarchi.
"L’auspicio è che dall’attenzione non si passi alla psicosi" commenta Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr, l’ alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. "Questi dati sulle segnalazioni infondate e questa ultima situazione del gruppo dei boy scout scambiati per clandestini – spiega Boldrini – dimostrano da un lato una grande attenzione al fenomeno dell’immigrazione e al soccorso; e questo è positivo. Dall’altro c’è un eccesso di preoccupazione da parte dei cittadini che spesso erroneamente considerano gli arrivi via mare un fenomeno molto più consistente di quanto è in realtà".
"Secondo i dati del Viminale – ribadisce Boldrini – solo fra il 10 ed il 12 per cento degli irregolari arrivano via mare. La fetta maggiore dei clandestini sono i cosiddetti `over stayers’, cioè coloro che allo scadere del visto permangono irregolarmente in Italia".
(17 agosto 2007)
EP