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FIAMME IN CASA A ROMA: L’ESQUILINO, RIONE DELLA MULTIETNICITA’

(ANSA) – ROMA, 13 gen – Il quartiere multietnico a due passi dalla stazione centrale della capitale, Termini, e non distante dalla basilica di San Giovanni. Questo è l’Esquilino, con i suoi palazzi e portici umbertini, dove a partire dai primi anni Novanta sono arrivate numerose comunità di immigrati, soprattutto dall’Asia, cinesi, indiani, bengalesi, che qui si sono stabilite per abitarci e aprire le loro attività commerciali. In breve tempo i negozi degli italiani sono spariti, rilevati dagli stranieri. In maggioranza da cinesi, che hanno aperto tanti negozi e depositi di chincaglierie, di abbigliamento e di prodotti alimentari. Ma sono spuntati anche rosticcerie, ristoranti e fast food di varie etnie. Una mutazione che ha provocato spesso proteste dai residenti italiani. Intanto, da tempo, il Comune di Roma ha avviato una riqualificazione della zona, innanzitutto con la ristrutturazione di piazza Vittorio, la più grande di Roma e del suo giardino, dove negli anni trenta c’erano bar con orchestrine. Ora nella piazza si svolgono iniziative varie per coinvolgere immigrati e romani, come il cinema all’aperto d’estate e la ludoteca per i bambini. Uno dei simboli del mutamento è l’Orchestra di piazza Vittorio, nata da un’iniziativa di Mario Tronco, ex Avion Travel, che ha riunito un gruppo di musicisti di strada di varie parti del mondo, Un’esperienza tradotta in un film presentato al festival di Locarno.

(13 gennaio 2007)

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