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Fini: “No a espulsioni su base etnica”

Il Presidente della Camera sui rimpatri dei rom. "Ma chi non ha casa e soldi va allontanato"

Roma – 24 settembre 2010 – ”Non si può essere espulsi o allontanati da un Paese europeo in ragione dell’appartenenza etnica, nazionale o linguistica. Secondo i trattati però si può, anzi si deve, essere allontanati se dopo tre mesi che si è in un Paese dell’Unione, non si ha un reddito da lavoro, e un domicilio. E naturalmente se si hanno avuti comportamenti illegali".

Così Gianfranco Fini, a Piacenza per una tavola rotonda, ha commentato stamattina la polemica sui rimpatri dei rom tra la Francia e l’Unione Europea.

"Mi sembra – ha detto il presidente della Camera – che dopo una fiammata polemica iniziale stia prevalendo la ragione anche in base ad una attenta lettura dei trattati europei. Un qualsiasi cittadino, sia francese che ungherese o rumeno, deve dimostrare di avere reddito e domicilio, se così non è può essere allontanato e il Paese di origine se lo deve riprendere. Non si può invece fare un’azione di questo tipo collettivamente, per una comunità in quanto tale".

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