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Firmato memorandum di intesa tra Italia e Sudan su migrazione

Roma, 5 agosto 2016 – Italia e Sudan hanno firmato il Memorandum of Understanding sul tema della migrazione, che prevede la collaborazione tra i due Paesi nella lotta al crimine, nella gestione degli effetti migratori e delle frontiere. Stando a quanto si precisa nel comunicato diffuso dall’Ambasciata italiana a Khartoum, l’accordo si iscrive nel piu’ ampio quadro di cooperazione tra Sudan e Unione Europea sui temi migratori, in particolare il Processo di Khartoum, lanciato in Italia nell’autunno del 2014, e il Fondo fiduciario d’emergenza dell’Unione europea per la stabilita’ e la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare e del fenomeno degli sfollati in Africa, lanciato nel novembre 2015 al Summit de La Valletta.

Il Memorandum e’ stato firmato ieri a Roma dal capo della polizia italiana, Franco Gabrielli, e dal suo omologo sudanese, generale Hashim Osman Al Hussein, alla presenza di funzionari del ministero dell’Interno e del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “Il MoU e’ il traguardo di una serie di negoziati durati alcuni mesi tra i due Paesi sotto il forte impulso dell’Ambasciata Italiana in Sudan – si legge nella nota – la collaborazione nei settori cruciali come la lotta al crimine organizzato internazionale, all’immigrazione irregolare, al traffico di esseri umani, al crimine telematico e finanziario, come il riciclaggio di denaro, la lotta alla contraffazione di documenti e alla corruzione ne sono punti fondamentali. Previsti, inoltre, una serie di articoli relativi al rimpatrio dei cittadini che permanessero nei rispettivi territori in maniera irregolare”.

“Questa firma risulta fondamentale per distinguere con chiarezza i cittadini dei due Paesi, ospiti reciproci e graditi nei rispettivi territori, da quei cittadini che non hanno diritto a permanere nei territori dei due Stati”, ha spiegato l’Ambasciatore d’Italia in Sudan, Fabrizio Lobasso, al margine dell’incontro. Altro punto importante del Memorandum e’ la formazione: nelle prossime settimane le autorita’ sudanesi invieranno una lista di progetti e tematiche prioritarie, sulle quali collaborare per organizzare la formazione di missioni di brevi e di lunga durata dei rispettivi funzionari.

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