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Fluxxus, in scena la creatività immigrata

Da oggi a domenica a Forlì e Modena. Gran finale con arte e spettacolo

L’Emilia Romagna dà voce agli immigrati con “Fluxxus”, un festival dedicato alla creatività delle comunità straniere in Italia. La rassegna di tre giorni debutta oggi a Forlì e continua sabato e domenica a Modena.

Fluxxus vuole essere un luogo di incontro, in cui diverse culture ed esperienze artistiche possano confluire in uno spettacolo multietnico, dalle tinte più varie. Musica, danza, video, letteratura, fotografia, concorreranno a valorizzare un patrimonio di diversità espressive, molto spesso sconosciute. Albania, Senegal, Romania, Ghana, Armenia, Colombia, Ruanda, Bielorussia, sono tra i paesi d’origine degli artisti provenienti da diverse regioni italiane.

Figli di un melting pot di culture, questi nuovi italiani fanno convivere nella loro arte gli elementi della terra che ha dato loro le radici e quelli del Paese in cui hanno scelto di vivere, facendone un mix originale e inedito. Una mostra fotografica svelerà con quali occhi le diverse comunità straniere vedono gli italiani, le caratteristiche che più li colpiscono, le abitudini e le peculiarità.

Sono previsti anche appuntamenti con temi importanti come cittadinanza e convivenza, integrazione culturale, microcredito e microfinanza, valorizzazione dei talenti delle nuove comunità. I seminari tematici intendono richiamare l’attenzione sul contributo che lo scambio di esperienze culturali e sociali interetniche possono dare alla convivenza: per considerare l’accoglienza non come emergenza, soccorso e carità, ma come “etica del vivere insieme” da trasmettere alle future generazioni.

Oggi Forlì dedica la giornata alle donne immigrate, aprendo una finestra sulle loro vite tra cultura d’origine, lavoro, problemi. L’evento prosegue a Modena, dove il 29 ci si confronterà su “cittadinanza e convivenza” con sociologi, giornalisti, editori, economisti, politici, italiani e immigrati. Fluxxus si conclude a Modena domenica 30, lasciando il palcoscenico unicamente all’arte e allo spettacolo.

(28 settembre 2007)

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