Stefano Camilloni
Il neosegretario del Pd chiede di eliminare alcune norme della Bossi-Fini ROMA, 31 marzo 2009 – "Sull’immigrazione serve più coraggio da parte dei partiti riformisti europei, che hanno inseguito la destra, ma non hanno messo in campo una gerarchia diversa di valori".
Lo ha detto alla Stampa Estera Dario Franceschini in un incontro durante il quale ha chiesto in particolare di eliminare alcune norme della Bossi-Fini sui lavoratori immigrati.
"Ciò che è crimine – ha detto il segretario del Pd – va combattuto con fermezza, ma dobbiamo essere consapevoli che le società europee hanno bisogno del contributo degli immigrati per essere più dinamiche. Dobbiamo essere consapevoli che non si può avere paura di chi ha la pelle diversa, la cultura diversa o la religione diversa".
Franceschini ha poi chiesto di ”eliminare alcune norme orribili” in tema di immigrazione, come la richiesta ai medici di denunciare gli immigrati clandestini. Il segretario del Pd ha chiesto in particolare una norma della Fini-Bossi ”che obbliga gli stranieri che perdono il lavoro ad andare via dall’Italia entro sei mesi”. ”Si tratta di migliaia di lavoratori – ha proseguito – che vivono in Italia da decine di anni, che hanno figli che vanno a scuola da noi, che pagano le tasse e ora si ritrovano a dover tornare nel loro Paese dove hanno perso ogni contatto. Cosi’ si sventrano le famiglie o le si obbliga a passare alla clandestinità".
