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Funzionari di polizia: “Su cittadinanza condividiamo perplessità Maroni”

"Gli uffici immigrazione delle questure sono in seria difficoltà" Roma, 2 novembre 2009 – "Le perplessità del ministro Maroni, sulla proposta di legge finalizzata a ridurre il termine a cinque anni di permanenza in Italia dello straniero per ottenere la cittadinanza, sono da noi ampiamente condivise".

Lo afferma, in una nota, il consigliere nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia Alessandro Meneghini.

"E’ cio’ non solo in ragione dei tempi richiesti da un reale processo di integrazione culturale sul quale, si fonda il sentimento di cittadinanza, ma anche per ragioni pratiche alle quali non ci si puo’ sottrarre: gli uffici immigrazione delle questure sono in seria difficolta’ gia’ oggi e, tra una sanatoria e un provvedimento di apertura delle quote, inserire anche una moltiplicazione dei procedimenti di cittadinanza significherebbe indurre la paralisi dell’organizzazione.

E’ bene dunque che i promotori delle norme si facciano carico anche dell’impatto che esse producono sugli uffici prevedendo misure strutturali di potenziamento delle risorse umane e materiali", conclude Meneghini.

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