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Germania: errori nel nuovo test per la cittadinanza

Polemiche sul questionario che verrà adottato da settembre: tra alcune delle possibili risposte mancano quelle giuste

Berlino – 9 luglio 2008 – "Dove può ottenere informazioni sui temi politici in Bassa Sassonia?" E "quali sono i colori della bandiera del Land?". Avranno un bel da fare a rispondere i candidati che, dal primo settembre, si troveranno confrontati con domande come queste per ottenere la cittadinanza tedesca, sottoponendosi a un test da settimane al centro delle polemiche in Germania. Perché tra le possibili risposte previste nel nuovo questionario, mancano proprio quelle giuste.

La "Landeszentrale fuer politische Bildung" (cioè l’istituto centrale per l’educazione politica), presunta risposta corretta alla prima domanda, non esiste più in Bassa Sassonia dal 2004. Inoltre l’esatta combinazione dei colori della bandiera del Land (bianco-rosso su sfondo nero-rosso-oro) non è presente tra le quattro opzioni fornite.

Non saranno più fortunati gli stranieri che si sottoporranno al test in Nordreno-Vestfalia. "Quale ministero non c’è nel Land?", chiede una delle domande. Peccato che tra le quattro opzioni presentate (ministero della Cultura, degli Esteri, delle Finanze o degli Interni) quelle giuste siano due: oltre al ministero degli Esteri, il più popoloso Land tedesco manca infatti anche di quello della Cultura (c’è solo un sottosegretario, ma nessun ministro), come ha fatto notare il quotidiano "Koelner Stadt-Anzeiger".

E alcuni giornali hanno già segnalato altri errori. Il nuovo test si compone di una parte generale e di una specifica per ogni singolo Land tedesco. Ai candidati saranno presentate 33 domande, scelte da un elenco di oltre 300 quesiti che sono stati diffusi ora per la prima volta su internet dal ministero degli Interni federale. Per diventare tedeschi bisognerà azzeccare almeno 17 risposte.

Gli errori hanno rilanciato le polemiche sul test. Politici dei Verdi e della Linke hanno accusato il governo federale di creare nuovi ostacoli alla naturalizzazione con domande troppo dettagliate e hanno spiegato che persino molti tedeschi non sarebbero in grado di rispondere correttamente. Da parte sua, il ministro degli Interni, Wolfgang Schaeuble, ha difeso il progetto. "Non si pretende troppo da nessuno", ha spiegato al quotidiano "Stuttgarter Zeitung", garantendo che da qui al primo settembre gli errori verranno corretti. Non resta che fare l’“in bocca al lupo” agli aspiranti cittadini tedeschi.

a.i.

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