Roma, 10 giugno 2024 – L’Italia dell’atletica leggera sta scrivendo una pagina indimenticabile di storia agli Europei del 2024, conquistando (al momento) un totale di 15 medaglie in appena tre giorni di competizione. Con 7 ori, 5 argenti e 3 bronzi, la squadra azzurra ha superato il precedente record di 12 medaglie, stabilito a Spalato nel 1990. È un risultato straordinario, non solo per i numeri, ma anche per il messaggio di integrazione e multiculturalità che rappresenta.
Una Generazione Multietnica e Ambiziosa
L’Italatletica del 2024 si distingue non solo per le prestazioni sportive, ma anche per la sua capacità di valorizzare le differenze culturali. I successi ottenuti sono il frutto di un mix di storie personali diverse, provenienti da ogni angolo del mondo, ma unite sotto il tricolore. Questa diversità ha permesso di raggiungere livelli mai toccati prima.
Prima ancora della storica doppietta nella mezza maratona – con Yeman Crippa, etiope adottato da una famiglia milanese, che ha conquistato l’oro, e Pietro Riva, piemontese, l’argento – era sufficiente guardare all’iconica serata dei 100 metri. Marcell Jacobs e Chituru Ali hanno portato a casa una straordinaria doppietta nella gara regina della velocità, mentre Lorenzo Simonelli ha dominato i 110 metri ostacoli, stabilendo un nuovo record italiano.
Storie di Successo e Integrazione
Marcell Jacobs, nato a El Paso, Texas, e cresciuto a Desenzano, considera Roma la sua città adottiva. “Roma è la mia città perché è qui che ho iniziato a credere nella mia medaglia e qui ho costruito l’oro olimpico. Voglio restituire a Roma qualcosa per ringraziarla”, ha dichiarato Jacobs prima di conquistare l’oro agli Europei.
Lorenzo Simonelli, nato in Tanzania da padre italiano e madre tanzaniana, si è trasferito a Roma a soli cinque anni. Per tutti è “Lollo”, ma lui preferisce essere chiamato “Luffy”, come il protagonista del manga giapponese One Piece. Anche Leonardo Fabbri, il lanciatore di peso toscano, e Antonella Palmisano, marciatrice pugliese oro a Tokyo, rappresentano la varietà di storie che compongono questa squadra.
Giovani Promesse e Campioni Affermati
Tra i giovani talenti spicca Mattia Furlani, che ha segnato il record mondiale under 20 nel salto in lungo con 8,38 metri, conquistando l’argento. Nato a Grottaferrata da madre senegalese, Furlani è un perfetto esempio della multiculturalità dell’atletica italiana. Anche Chituru Ali, gigante dei 100 metri con origini ghanesi e nigeriane, e Zaynab Dosso, sprinter nata in Costa d’Avorio e trasferitasi in Italia a 10 anni, incarnano questa nuova Italia integrata e vincente.
Un Trionfo di Squadra
Questi successi non sono solo frutto di talenti individuali, ma di una squadra unita e determinata. Gianmarco Tamberi, noto come “Gimbo”, è il portabandiera e fiero capitano di una nazionale dalle mille sfumature. Yeman Crippa, oltre all’oro nella mezza maratona, rappresenta con orgoglio il Trentino, dimostrando come anche le regioni italiane più piccole possano eccellere in ambito internazionale.
Verso Parigi
L’Italia dell’atletica del 2024 non ha solo vinto medaglie, ma ha mostrato al mondo il volto di una nazione giovane, ambiziosa e integrata. Una squadra che ha saputo fare della diversità la propria forza, raggiungendo traguardi storici e ispirando una nuova generazione di atleti. Con lo sguardo rivolto alle Olimpiadi di Parigi, l’Italia dell’atletica è pronta a scrivere nuovi capitoli di una storia già leggendaria.