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Gli immigrati per l’Italia? Un regalo da 4 miliardi di euro l’anno

Versano più di quanto ricevono e intanto pagano le pensioni a 620 mila anziani italiani. Il Quinto Rapporto sull’economia dell’immigrazione della Fondazione Leone Moressa

 

 

 

Roma – 22 ottobre 2015 – A molti l’immigrazione non piace. Difficile comandare al cuore e alla pancia. Quando però si fa funzionare la testa, diventa decisamente più difficile ignorare quanto l’immigrazione convenga all’Italia. 

Un buon inizio è leggersi il Quinto Rapporto sull’economia dell’immigrazione presentato oggi a Roma dalla Fondazione Leone Moressa. 

Il grosso dell’affare è banalmente demografico. Tra i 5 milioni di stranieri che vivono in Italia, cioè l’8,2% della popolazione, solo 1 su 100 ha oltre 75 anni. Tra gli italiani quella proporzione è 1 su 10. Giovani forze lavoro, quindi, in soccorso di un Paese vittima della sua vecchiaia. Persone che danno e daranno tanto per molti anni ancora, anche a favore di chi ha già dato in passato e ora quindi ora passa all’incasso. 

I ricercatori hanno messo su un piatto della bilancia quello che gli stranieri versano allo Stato sotto forma di tasse e contributi previdenziali: 16,5 miliardi di euro l’anno. Sull’altro quello che costano allo Stato per sanità, scuola, prima accoglienza e altri servizi: 12,6 miliardi. Ne viene fuori che l’Italia è in debito con loro per 3,9 miliardi l’anno. 

Sono numeri che smontano la brutta favola dell’immigrato parassita. Nel 2014, ad esempio, i contribuenti stranieri hanno dichiarato redditi per 45,6 miliardi e versato 6,8 miliardi di euro di Irpef netta. Se si considera la ricchezza prodotta dai 2,3 milioni di occupati stranieri, nel 2014 il “Pil dell’immigrazione” ha raggiunto i 125 miliardi di euro, ovvero l’8,6% della ricchezza nazionale. 

“Stranieri in Italia, attori dello sviluppo” è lo slogan del rapporto. E tra quegli attori vanno inseriti anche 632.141 imprenditori nati all’estero, per la maggioranza immigrati. Tra il 2009 e il 2014, in piena crisi, sono aumentati del 21,3%, mentre quelli nati in Italia diminuivano del 6,9%. Le imprese condotte da nati all’estero sono 524.674 (8,7% del totale), e producono 94,8 miliardi di euro di Valore Aggiunto.

Ancora, stufi di sentire dire che gli immigrati ci pagano le pensioni? Rassegnatevi: “Nel 2013 – ricorda la Fondazione Leone Moressa – i contributi previdenziali hanno raggiunto quota 10,3 miliardi. Ripartendo il volume complessivo per i redditi da pensioni medi, si può affermare che i lavoratori stranieri pagano la pensione a 620 mila anziani italiani”. 

Gli immigrati ci aiutano, insomma, “a casa nostra”. I numeri del rapporto dovrebbero però interessare anche a chi ripete il mantra “aiutiamoli a casa loro“. Per ora, infatti, gli immigrati fanno già da sé: l’Italia investe ogni anno meno di 3 miliarsi di euro (lo 0,16% del PIL) in aiuti allo sviluppo, contro i 4,9 miliardi (lo 0,31% del PIL) che loro mandano in patria sotto forma di rimesse, alle quali si aggiungono scambi commerciali e progetti di cooperazione che partono proprio dalle comunità immigrate. 

“Dai dati emerge una fotografia dell’immigrazione che non è fatta solo di sbarchi e accoglienza profughi, ma anche,  e soprattutto, di lavoratori integrati nel tessuto nazionale. Il contributo dell’immigrazione – concludono i ricercatori – è in questo momento imprescindibile per il nostro paese”. Quanto sarebbe povera l’Italia senza gli immigrati?

EP

 

Imigrantët u paguajnë pensionet 620 mijë të moshuarve italianë (Migreat.it)

 

Straini la munca in Italia. Cat castiga statul italian de pe urma lor? (Migreat.it)

¿Qué son los inmigrantes para Italia? Un regalo de 4 mil millones de euro al año (Migreat.it)

4 billion euros kada taon, handog ng mga imigrante sa Italya (Migreat.it)

移民为意大利每年带来40亿欧元的贡献 (Migreat.it)

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