in

Gli ucraini ricordano la ‘Grande carestia’

Ricorre il 75-mo anniversario di ‘Holodmor’, la fame che sterminò milioni di ucraini

Roma – 3 settembre 2008 – Una delle più terribili pagine della storia ucraina e stata scritta tra l’aprile del 1932 e il mese di ottobre del 1933, quando una grave carestia, chiamata Holodomor (morte per fame), sterminò dai sette ai dieci milioni di ucraini. Quest’anno ricorre il 75-mo anniversario di questa tragedia. Per ricordare le vittime della “Grande Fame” domani alle 17, nella chiesa di Sergio e Bacco a Roma, sarà celebrata una messa. E altre analoghe iniziative della comunità ucraina sono previste a Napoli e Milano.

La simbolica “Candela inestinguibile”, una fiaccola con la scritta “Ucraina ricorda – il mondo riconosce”, ha attraversato già venti paesi del mondo, in Europa, America Latina, Stati Uniti, Australia. Il 5 settembre la fiamma commemorativa giungerà in piazza del Campidoglio, a Roma. All’evento parteciperanno numerose associazioni ucraine. Alla cerimonia seguirà – nella sala Giulio Cesare – la conferenza scientifica “La Grande carestia (Holodomor) in Ucraina: 75-o anniversario della tragedia”, organizzata dall’Ambasciata d’Ucraina in Italia, dal consigliere aggiunto Tetiana Kuzyk e da associazioni ucraine. Interverranno scienziati italiani e ucraini, politici e religiosi.

Esistono diversi punti di vista riguardo quei giorni, non poi tanto lontani. C’è chi punta il dito contro il regime comunista sovietico, che attraverso la “Grande carestia” avrebbe represso i contadini ucraini per uccidere in loro ogni piccolo germe d’identificazione nazionale. Qualcuno racconta di soldati che andavano porta a porta e toglievano alle famiglie tutto il cibo che riuscivano a trovare. L’esercito sovietico bloccava ai contadini le strade verso le città, dove la fame non si soffriva.

Ma ci sono anche coloro che sostengono la versione degli storici sovietici e danno la colpa dell’accaduto al raccolto magro e agli errori di gestione dei governatori del paese.

Con l’indipendenza del 1991 l’Ucraina ha cercato di stabilire quale fosse la verità storica. Il governo ucraino e il presidente Victor Jushchenko si stanno impegnando a far riconoscere alle nazioni di tutto mondo quel terribile genocidio del proprio popolo. Fino ad ora lo hanno fatto i parlamenti di 10 paesi. Anche gli immigrati ucraini in tutto mondo sono attivi nel sensibilizzare i paesi in cui vivono sulla “Grande carestia”.

Le manifestazioni non sono rivolte contro un altro paese o etnia: il loro scopo è di ricordare e magari far proseguire la ricerca di una obiettiva e attendibile versione dei fatti.

Marianna Soronevych

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Ronchi: “No al voto, discutiamo di cittadinanza”

Minori non accompagnati: sbloccati i fondi