Il leader dei 5 stelle attacca “destra e sinistra” per il “voto di scambio elettorale” sulla sicurezza, che avrebbe fatto nascere il razzismo in Italia. Intanto però cita tre episodi di cronaca nera dove i carnefici sono stranieri e le vittime italiane
Roma – 16 maggio 2013 – “Quanti sono i Kabobo d'Italia? Centinaia? Migliaia? Dove vivono? Non lo sa nessuno” scrive oggi sul suo blog Beppe Grillo, raccontando tre violenti episodi di cronaca nera che hanno come protagonisti cittadini stranieri. E conclude che in Italia non c’è sicurezza ed è nato il razzismo a causa di un non meglio spiegato “scambio elettorale” realizzato da destra e sinistra in Parlamento.
C’è, il “cittadino portoghese originario dell'Angola” che ha aggredito quattro persone a Milano. C’è l’autore della strage di Niguarda, un “cittadino ghanese, già identificato per atti violenti”, che avendo presentato ricorso contro la bocciatura della domanda d’asilo “non poteva essere espulso”. E c’è Ablaye Ndoye, lo spacciatore senegalese, “irregolare con provvedimento di espulsione”, accusato di aver ucciso durante un tentativo di stupro di Ilaria Leone a Castagneto Carducci.
“Tre casi diversi – scrive Grillo – Un comunitario portoghese che doveva (deve) stare in carcere, qui o al suo Paese, e comunque va reimpatriato. Un ghanese che doveva essere considerato sorvegliato speciale per la sua violenza. Un senegalese il cui decreto di espulsione non è mai stato applicato. Chi è responsabile?”
“Non la Polizia – sottolinea il leader dei 5 stelle – che più che arrestarli a rischio della vita non può fare. Non la magistratura che è soggetta alle leggi. Non il Parlamento, che ha fatto della sicurezza un voto di scambio elettorale tra destra e sinistra e ha creato le premesse per la nascita del razzismo in Italia. Nessuno è colpevole, forse neppure Kabobo. Se gli danno l'infermità mentale – conclude – presto sarà di nuovo un uomo libero”.
Mentre pubblica questo post, Beppe Grillo è impegnato nel tour della campagna elettorale per le amministrative. In questi giorni è in Veneto, stasera a Treviso, domani a Vicenza.