in

I drammi migratori e il monito di Mattarella alla comunità internazionale

Roma, 18 dicembre 2024 – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lanciato un allarme significativo durante il suo intervento alla diciassettesima Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori, tenutasi presso la Farnesina. Il suo discorso ha toccato temi di grande rilevanza, sottolineando i rischi crescenti derivanti dalle dinamiche della globalizzazione finanziaria e dalle tensioni geopolitiche.

Mattarella ha posto l’accento su come gli Stati nazionali siano sempre più spesso messi in discussione da attori finanziari internazionali, i quali, grazie a una potenza economica che supera quella di molti Stati di medie dimensioni, operano al di fuori di ogni vincolo patriottico. “Non è la prima volta che gli Stati vengono messi in discussione da operatori finanziari internazionali svincolati da ogni patria”, ha dichiarato il presidente, evidenziando la portata di un fenomeno che minaccia l’autonomia decisionale e la sovranità di molte nazioni.

Un altro tema centrale del suo intervento è stato il pericolo di una nuova fase di “settarismo nazionalistico, etnico e religioso”. Mattarella ha messo in guardia contro le divisioni che potrebbero minare la coesione globale, alimentando conflitti e instabilità. In questo contesto, i drammi migratori sono stati descritti come una delle sfide più critiche, non solo per la loro natura umanitaria, ma anche per le implicazioni geopolitiche che comportano.

“I drammi migratori sono talvolta oggetto di gestioni strumentali da parte di alcuni Stati per trasformarli in minaccia nei confronti dei vicini”, ha aggiunto il presidente. Questa osservazione richiama l’attenzione su come le crisi migratorie possano essere manipolate a fini politici, generando tensioni tra nazioni e compromettendo gli sforzi per una gestione condivisa e solidale dei flussi migratori.

Il discorso di Mattarella si inserisce in un contesto internazionale segnato da profonde incertezze e cambiamenti strutturali. La sua analisi richiama la necessità di un rinnovato impegno verso la cooperazione multilaterale e il dialogo tra le nazioni, come unica via per affrontare le sfide globali. Al contempo, invita a una riflessione profonda sulle dinamiche di potere che stanno ridisegnando gli equilibri internazionali, ponendo nuovi interrogativi sulla capacità degli Stati di preservare la propria autonomia di fronte a sfide sempre più complesse.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Online i rapporti su ‘La presenza dei migranti nelle città metropolitane’

Decreto flussi. Ero Straniero: “Crollo delle domande 2025? Nessun merito dei controlli governativi, ma sfiducia e difficoltà dei datori di lavoro”